Il costo di assicurazione contro il rischio di default della Grecia è salito a nuovi livelli record quest'oggi nonostante ieri sera il governo di Atene abbia annunciato di voler accelerare il suo programma di privatizzazioni e abbia messo in cantiere nuove misure per il contenimento del deficit 2011. Secondo i dati di Markit, oggi lo spread sui credit default swap a cinque anni sulla Grecia è cresciuto di 27 punti base a quota 1.440: per assicurare 10 milioni di dollari di debito greco servono dunque ora 1,44 milioni di dollari all'anno. I derivati che assicurano sul fallimento di un emittente sono stabili su Italia e Spagna dopo il lieve rialzo di ieri. Il cds della Spagna è sceso di 3 punti base a 271 mentre quello sull'Italia é calato di 1 punto a 170.

Tranquillizza i mercati il buon esito dell'asta di bond spagnoli. Madrid ha collocato titoli di Stato a tre e sei mesi per complessivi 2,3 miliardi di euro (poco meno del massimo ammontare previsto di 2,5 miliardi) senza registrare forti pressioni sui rendimenti, anche se si sono riscontrate divergenze nell'andamento di tassi e domanda sulle due scadenze. Per la tranche a sei mesi (da 1,3 miliardi di euro ) il rendimento medio è calato all'1,766% dall'1,867% dell'ultima asta analoga e la domanda mostra un rallentamento superando l'offerta di 5,46 volte contro 7,11 volte della precedente operazione. Per la tranche a tre mesi (da 998,88 milioni) il tasso medio è salito all'1,38% dall'1,371% dell'asta di aprile registrando un aumento della domanda con il rapporto bid-to-cover (fra domanda e offerta) pari a 6,59 contro 4,43 precedente.

Ha registrato una forte domanda il bond lanciato dall'Ue nell'ambito del meccanismo di salvataggio di Irlanda e Portogallo. In tarda mattinata ammontava ad oltre 11 miliardi di euro. Lo spread offerto dall'emittente per il bond decennale, secondo quanto risulta a Radiocor, si è ridotto a 14 punti base dai 15 indicati inizialmente. La discesa, secondo gli esperti, è agevolata anche dal fatto che Bruxelles ha deciso di ancorare l'importo a 4,75 miliardi. Gli osservatori hanno rilevato il forte interesse da parte degli istituzionali che stanno preferendo il nuovo titolo di debito targato Ue a scapito del bund tedesco.

©RIPRODUZIONE RISERVATA