Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2011 alle ore 06:41.

My24


MILANO
L'indebitamento della Carlo Tassara a fine 2012 dovrà essere inferiore almeno a 1,250 miliardi per non far scattare l'assegnazione dei mandati a vendere a banche d'affari esterne. La clausola è inserita nell'ambito del nuovo accordo di stand still siglato tra la società che fa capo al finanziere Roamin Zaleski e le banche finanziatrici, UniCredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Ubi e Bpm. Un accordo che ieri, secondo quanto si apprende, è stato ufficialmente perfezionato: sono stati infatti firmati dalle parti (Carlo Tassara è stata assistita dall'avvocato Ugo Molinari dello studio Lombardi Molinari e Associati mentre le Banche sono state assistite dallo studio Allen & Overy, dallo studio Pedersoli e Associati e dallo studio Dla Piper).
In particolare, l'intesa prevede un piano di smobilizzo delle partecipazioni da parte della società guidata da Pietro Modiano da concludere entro delle date prestabilite. Lo stesso piano prevede un incremento dei tassi e, ogni sei mesi, se determinati target di riduzione del debito non saranno raggiunti, un ulteriore aggravio delle condizioni economiche.
Nella prima fase, che termina nel 2012, viene concessa di fatto mano libera all'azienda e al management perché vengano valorizzati i pacchetti che di volta in volta saranno ritenuti potenzialmente adatti alla vendita. Ciò, però, dovrà essere fatto nel rispetto di alcune condizioni stabilite dalle banche, sia in termini di prezzo che in termini di tempistica. La Carlo Tassara al termine di questa fase dovrà rendere conto dei risultati ottenuti. Tra questi un indebitamento sotto la soglia di 1,250 miliardi rispetto all'attuale debito che si aggira intorno ai 3 miliardi. Se alla fine del 2012 questo paletto non sarà stato rispettato, scatterà la fase due e poi, in rapida successione, la fase tre, ossia in un primo momento le sarà dato mandato a vendere a un soggetto terzo e estraneo perché vengano vendute le partecipazioni non quotate della società di Zaleski e quindi, se ancora una volta l'esito fosse negativo, si procederebbe all'avvio della dismissione dei pacchetti detenuti nelle società quotate tramite accelerated book building.
In merito va ricordato che la holding ha in cassa le quote in Intesa Sanpaolo (2,5%), Ubi (2%), Mps (2%), Bpm (1,9%), Edison (10%), A2A (2,5%) e Mittel (20%) nonché Eramet (12,7%). Per quanto riguarda, invece, il pacchetto di partecipazioni in società non quotate, che comprendono asset come Alior Bank, Comilog e Metalcam, è stato deciso che a gennaio del 2013, se il debito non avrà raggiunto la soglia predefinita, la società dovrà dare mandato a banche d'affari esterne per la cessione anche di queste partecipazioni. Approvata, infine, anche una modifica alla governance della Carlo Tassara con la previsione che le scelte strategiche per il futuro della società siano prese con una maggioranza di 4/6 del consiglio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IN CIFRE

1,25 miliardi
Il target sui debiti
Entro la fine del 2012 la Carlo Tassara dovrà ridurre l'indebitamento al di sotto della soglia di 1,250 miliardi. Se questo target non sarà rispettato, a partire dal primo gennaio del 2013 saranno affidati mandati a vendere a banche d'affari esterne per lop smobilizzo del portafoglio partecipazioni. Attualmente il gruppo guidato da Pietro Modiano ha debiti verso il sistema bancario pari a 3,1 miliardi di euro.

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi