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Questo articolo è stato pubblicato il 01 giugno 2011 alle ore 18:48.

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Intesa Sanpaolo, scontro sui 10mila esuberiIntesa Sanpaolo, scontro sui 10mila esuberi

Torna a infuriare la polemica tra Intesa Sanpaolo e sindacati bancari sui riflessi occupazionali del piano d'impresa 2011-2013/15. Nei giorni scorsi, con la lettera di avvio della procedura inviata alle segreterie nazionali di Dircredito, Fabi, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil, Sinfub, Ugl Credito e Uilca, la banca guidata da Corrado Passera ha quantificato «le eccedenze di personale» in «oltre 10mila unità». Una mossa che ai sindacati non è proprio andata giù, dopo le presentazioni del 6 aprile al mercato e dell'11 alle rappresentanze dei lavoratori, dove un simile dato sulle "eccedenze" non era mai emerso.

La smentita di Intesa Sanpaolo
Ma in serata attraverso un portavoce Intesa Sanpaolo ha smentito l'aumento degli esuberi nel piano industriale. Secondo la dichiarazione, «riguardo alle dichiarazioni rese oggi dal Segretario Generale della Fabi, un portavoce di Intesa Sanpaolo ha dichiarato: "Le affermazioni della Fabi, che sconcertano nel tratto e sorprendono nei contenuti, sono destituite di fondamento. Intesa Sanpaolo precisa che restano ovviamente confermati gli obiettivi del Piano d'Impresa in materia di riorganizzazione e di riqualificazione delle risorse, obiettivi peraltro apprezzati anche dalla Fabi, insieme a tutte le sigle sindacali nel corso della presentazione del Piano d'Impresa ai rappresentati sindacali. Infatti, in sintonia con le previsioni del Piano (consultabile sul sito www.intesasanpaolo.com) Intesa Sanpaolo, così come previsto dalle norme in vigore, ha dato avvio alla procedura contrattuale indicata in caso di "processi di riorganizzazione ristrutturazione e riqualificazione del personale" nei termini già comunicati, e con l'intento di procedere: alla riqualificazione produttiva di almeno 5.000 unità , con la riconversione a ruoli commerciali di sviluppo dei ricavi, a seguito di un processo di formazione che, nel suo complesso, prevede oltre un milione di giornate uomo nell'orizzonte di piano, con conseguenti forti investimenti. Tutto ciò allo scopo di non disperdere, anzi di valorizzare e mantenere il patrimonio di competenze presenti all'interno del gruppo; alla riduzione degli organici di almeno 3.000 unità mediante l'applicazione delle normative di legge e contrattuali in vigore, al fine di ricondurre detti organici al numero, previsto dal piano, di 98.000».

Sileoni (Fabi): Intesa Sanpaolo mente sapendo di mentire
A strettissimo giro di posta dalla smentita di Intesa Sanpaolo, Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, controsmentisce le dichiarazioni di un portavoce della prima banca italiana e allega documenti a conferma di quanto sostiene. «A seguito della smentita di un portavoce del gruppo Intesa alle dichiarazioni odierne del Segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, si precisa quanto segue», spiega una nota della Fabi, «in allegato rimettiamo documento ufficiale della banca, consegnato in data 30 maggio 2011 alle organizzazioni sindacali, nel quale si evince chiaramente che gli esuberi sono 10mila. Alleghiamo dichiarazione del Segretario generale della Uilca che parla di 10mila esuberi, datata 30 maggio 2011. Alleghiamo comunicato "unitario" delle organizzazioni sindacali del gruppo Intesa dove si evince chiaramente, a partire dallo stesso titolo, che gli esuberi sono 10mila. Alleghiamo dichiarazioni pubblicate oggi dal quotidiano "La Repubblica" dei massimi vertici di Fisac Cgil e Ugl Credito. Banca Intesa, che mente sapendo di mentire, smentisce solamente la Fabi. È una vergogna», conclude Sileoni.

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