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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2011 alle ore 22:25.
L'ultima modifica è del 17 giugno 2011 alle ore 17:45.

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Le Borse europee chiudono in rialzo una giornata contrastata. Dopo una mattinata con il segno meno i listini hanno invertito la rotta in seguito all'incontro tra i leader di Germania e Francia, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, dal quale è emersa l'intenzione di eliminare le divergenze sul piano di aiuti europeo per trovare un accordo (aiuto anche da parte di privati, ma su base volontaria). Oltre ai listini azionari anche l'euro ha recuperato portandosi dopo la chiusura di Wall Street a quota 1,43 dollari dai minimi di 1,4 toccati ieri. La valuta comune ha risentito della notizia sul rating italiano posto sotto osservazione da Moody's, ma poi è risalita. Continuano i cali del petrolio. Il Wti ha terminato la seduta a New York in ribasso del 2%, ai minimi dalla metà di febbraio, a quota 93,01 dollari al barile.

Gli indici europei
Il CAC 40 di Parigi ha guadagnato lo 0,83%, il DAX 30 di Francoforte lo 0,93% mentre a Londra il FT-SE 100 ha segnato un timido +0,28 per cento. Molto meglio Milano, trainato dall'ottima performance dei titoli bancari. L'indice FTSE MIB ha chiuso con un progresso dell'1,28 per cento.

Focus Piazza Affari
A Piazza Affari il miglior titolo tra i big è stato Banca Pop Mi (+12,19%) sui rumors di un interesse di Bnp Paribas, peraltro smentiti da Piazza Meda. Balzo superiore al 4% anche di Intesa Sanpaolo e Unicredit. Volatile Banca Mps che ha chiuso sulla parità dopo aver fissato alla vigilia il prezzo per l'aumento di capitale a 0,446 euro, per un valore complessivo di 2,15 miliardi. Il valore equivale a uno sconto del 27,88% sul prezzo teorico ex diritto (Terp) delle azioni ordinarie, calcolato sul prezzo ufficiale della seduta del 15 giugno scorso (0,7426 euro), mentre gli analisti si aspettavano uno sconto del 25% sul Terp, con un prezzo dell'aumento di capitale a 0,45 euro per azione. L'operazione prevede l'emissione di 4.824.826.434 nuove azioni, che saranno offerte nel rapporto di 18 nuove azioni ordinarie ogni 25 azioni possedute. Lunedì (fino all'8 luglio) partirà l'esercizio dei diritti di operazione partirà e la negoziazione in borsa dei diritti relativi alle azioni ordinarie (con scadenza 1 luglio).

Wall Street contrastata, pesa la debolezza dei tecnologici
Chiusura contrastata per Wall Street, che ha risentito sul finale dello scossone dato dall'annuncio di Moody's sul rating italiano. Il Dow Jones è salito dello 0,36%, superando seppur di poco il muro dei 12mila punti e raggiungendo quota 12.004,44 punti, il Nasdaq ha perso invece lo 0,28% a 2.616,48 punti mentre lo S&P 500 è avanzato dello 0,31% a 1.271,51 punti. Il listino tecnologico ha risentito del brusco calo di alcune società (Rim -20,74% dopo il profit warning, ma anche Intel e Apple). Sul fronte macro peggiore delle attese la fiducia dei consumatori americani, scesa alla metà di giugno a 71,8 punti da 74,3 in maggio. Gli analisti si attendevano un calo più contenuto, a quota 73,8 punti. Positive invece le indicazioni del superindice Usa di maggio. L'indicatore rilasciato dal Conference Board è cresciuto dello 0,8% a fronte del calo dello 0,4% riportato ad aprile, rivisto rispetto al -0,3% di aprile. Gli analisti scommettevano su un rialzo più contenuto allo 0,3 per cento.

Titoli di Stato
Il mercato dei bond europei è rimasto più tranquillo in chiusura di settimana dopo le rassicurazioni di Francia e Germania sul sostegno alla Grecia. Dopo aver recuperato posizioni in mattinata, lo spread BTp/Bund resta ancorato su quota 174 punti base, in diminuzione di 6 centesimi rispetto alla chiusura di ieri. Più ampio il recupero della Spagna (circa 12 p.b.) mentre in serata anche il Portogallo si avvicina alla parità rispetto alle quotazioni di ieri (842 punti base il premio rispetto al Bund tedesco) e recupera terreno dopo la debolezza accusata in avvio di seduta. Scende sotto 1.400 punti lo spread Germania-Grecia sulla scadenza decennale: al momento il differenziale è di 1.365 centesimi, con il bond a 10 anni greco che rende il 16,5 per cento. Resta su buoni livelli anche la liquidità.

Focus Tokyo
La Borsa di Tokyo termina in calo gli scambi (-0,64%) e accantona una settimana in rosso, in scia ai timori sulla tenuta dell'economia Usa, dopo la diffusione di dati macroeconomici non in linea con le attese, e la crisi da risolvere del debito della Grecia, sempre a rischio default.
L'indice Nikkei si attesta a quota 9.351,40, con una perdita di 59,88 punti, scontando la risalita dello yen sull'euro, scivolato a 114.

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