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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2011 alle ore 15:57.

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Il conto corrente è il contratto che sta alla base di tutti i rapporti fra banca e cliente. Poi ci si costruisce intorno un deposito titoli, un mutuo, degli investimenti e tutto quanto si riesce a immaginare. In Italia i conti correnti attivi, di privati e imprese, sono circa 36 milioni e sono in gran parte appannaggio del sistema bancario. Il conto corrente postale è pure diffuso fra milioni di cittadini ma movimenta depositi e non offre le stesse opportunità di avere credito, cioè di andare "in rosso". L'apertura di un conto corrente è molto semplice e il cliente può valutare le diverse offerte sul mercato raccogliendo materiale presso gli istituti (o scaricando online le offerte), può cercare giornali o siti dove si effettuano confronti di costo per servizi omogenei. Non bisogna avere fretta, meglio avere ben chiare le esigenze della propria famiglia o della propria attività. Quante operazioni sono state effettuate nell'ultimo anno e prevedibilmente quante se ne faranno nell'anno in corso e nei prossimi. Se è meglio un grande gruppo o una banca di territorio. Si può scegliere di operare a distanza con il pc o il telefono, in genere ottenendo costi inferiori. Altrettanto importante è valutare il rendimento offerto e i costi (può essere utile confrontare gli istituti, su conti/correnti omogenei per tipologie di cliente attraverso l'Indicatore sintetico di costo (Isc). Verificare se ci sono opportunità di conti in convenzione legati alla propria attività di lavoro. La clientela, in tutte le indagini, indica la cortesia del personale e il parcheggio comodo fra i buoni motivi per scegliere una banca. Prima di scegliere è opportuno leggere guide, fogli informativi, copia del contratto o documento di sintesi. Al momento della firma bisogna scegliere le modalità di comunicazione della banca (cartaceo periodico o online). È opportuno poi tenere copia del contratto firmato dalla banca, insieme al documento di sintesi. Dopo un primo deposito inizia la vita del c/c su cui vengono appoggiate le utenze, gli accrediti degli stipendi, la movimentazione con carte, pagamenti Telepass e tutto quanto può transitare sul contratto base. Le comunicazioni periodiche (almeno una volta all'anno) devono contenere entrate e uscite, interessi positivi o negativi maturati sul denaro depositato o chiesto. I saldi di periodo, da confrontare con la comunicazione precedente. In caso il risparmiatore rilevasse un errore può contestarlo entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione. Il cliente ha diritto in ogni momento di avere un estratto conto e un dettaglio delle ultime operazioni. Quale strumento "a vista" il denaro del c/c può essere ritirato all'istante, negli ultimi anni è diventato più facile chiudere un conto e trasferire domiciliazioni e pagamenti periodici sul nuovo. Recedere dalla carta di credito. Anche in chiusura di rapporto con la vecchia banca si possono chiedere documentazioni di saldo finale o, a proprie spese, documentazione su singole operazioni per gli ultimi dieci anni. Attraverso un Fondo di tutela il deposito è garantito fino a 103mila euro.

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