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Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2011 alle ore 09:20.

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1 - Perché il consiglio di amministrazione ha bocciato la proposta del vertice di aumentare il capitale di 600 milioni e dopo poche settimane ha approvato una ricapitalizzazione da 1,2 miliardi?
Al momento della bocciatura dell'aumento di capitale di Euro 600 milioni, la Banca disponeva di un Core Tier 1 del 7,1% che non rendeva necessario un intervento sul capitale almeno nel breve termine.
Successivamente gli aggravi patrimoniali richiesti dalla Banca d'Italia hanno ovviamente comportato la necessità di rivedere la posizioni iniziale, nel senso di proporre un aumento di capitale di entità tale sia da fronteggiare i maggiori requisiti richiesti - comunque legati a ragioni di carattere organizzativo e quindi destinati a cessare una volta eliminate le criticità - che di assicurare anche nel medio termine lo sviluppo della Banca, così da favorire il sostegno all'economia.
Si ricorda altresì che l'aumento prospettato è fino a un massimo di Euro 1,2 miliardi e potrà eventualmente essere posizionato su valori più bassi in base alla situazione esistente al momento in cui la delega verrà esercitata.

2 - Perché la banca, come risulta dall'ispezione Bankitalia, ha aumentato l'esposizione al settore immobiliare?
È importante sottolineare che Banca Popolare di Milano è banca di riferimento del territorio milanese che da sempre è caratterizzato da importanti operazioni di riqualificazione e sviluppo edilizio.
Da fine 2008 il peso relativo del settore immobiliare sul totale dei crediti è sostanzialmente invariato e l'esposizione del Gruppo è allineata a quella del sistema bancario italiano.
Ciò non toglie che, come anche richiede la Banca d'Italia, la Bipiemme sta procedendo ad aumentare la diversificazione degli impieghi, incrementando ulteriormente il sostegno alle piccole e medie imprese del territorio di riferimento.

3 - Perché sono stati concessi finanziamenti alla società di giochi Atlantis, che ha tra i suoi soci il finanziere Francesco Corallo?
I finanziamenti ad Atlantis sono frutto delle valutazioni condotte dalla Banca che hanno portato ad esprimere un giudizio positivo in termini di sostenibilità del business. In particolare, unitamente alle garanzie prestate, è stato positivamente valutato il merito di credito della società che fin dal momento dell'avvio del rapporto ha sempre onorato i propri impegni.
Per quanto consta alla Banca, la società è in possesso dei requisiti prescritti per la tipologia di attività svolta.

4 - Perché il consiglio di amministrazione ha deciso di sostituire a fine aprile il direttore generale Fiorenzo Dalu?
La risoluzione del rapporto di lavoro del sig. Dalu è stata decisa dal Consiglio di Amministrazione in via consensuale con l'interessato.

5 - Il consigliere Franco Debenedetti ha detto che si dimetterà dal cda in caso di bocciatura dell'aumento delle deleghe. Si dimetterà l'intero consiglio?
Il Consiglio di Amministrazione ha fatto tutto il possibile, per quanto in suo potere, per accogliere le richieste formulate dalla Banca d'Italia, approvando all'unanimità le proposte da sottoporre all'assemblea dei soci.
Come noto, l'Assemblea è sovrana in materia e pertanto il consiglio non potrà che prendere atto delle relative decisioni.
Ogni espressione riferita ai giornali in questi ultimi giorni va intesa a titolo esclusivamente personale.

6 - Perché il prestito convertendo da 400 milioni fu collocato presso la clientela al prezzo di conversione di 6 euro?
La fissazione dei criteri di determinazione del prezzo di emissione del prestito convertendo è stata determinata sulla base della quotazione di Borsa del titolo allora esistente pari a circa 5 Euro.
Lo scarto rispetto a 6 Euro era stato fissato anche tenendo conto del rendimento del titolo notevolmente elevato (6,75%) e del warrant assegnato gratuitamente a ciascun sottoscrittore.

7 - La Consob ha sanzionato i vertici e alcuni dirigenti per l'emissione del convertendo. Chi pagherà la sanzione pecunaria?
Come è disposto dalla normativa, il pagamento dell'importo complessivo di Euro 377.600, quale somma delle sanzioni irrogate dalla Consob, è stato per il momento anticipato dalla Banca Popolare di Milano, in quanto obbligata in solido, che ha peraltro obbligo di regresso nei confronti dei soggetti sanzionati.
Nel frattempo la Banca ha presto atto che il sig. Dalu, il dott. Chiesa e il sig. Venturini procederanno con ricorso al TAR avverso il provvedimento della Consob e pertanto, all'esito della pronuncia del TAR, la Banca procederà a richiedere ai suddetti nominativi l'importo in parola ovvero il minor importo che verrà indicato dal TAR.

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