Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2011 alle ore 16:20.

My24
L'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera (Ansa)L'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera (Ansa)

L'Italia ha la sua parte di attenzione, mentre la crisi della Grecia riesplode sulle prime pagine della stampa internazionale. Rimbalzano sui siti le dichiarazioni dell'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, secondo cui le banche europee "hanno la volontà di collaborare con le istituzioni Ue e il governo di Atene" per trovare una soluzione al debito greco.

La Bbc ci fa un titolo: il capo della più grande banca italiana dice che le banche europee "possono aiutare" la Grecia. "Credo ci sia spazio per una forte collaborazione", ha dichiarato Passera a Pechino.

Il presidente francese Nicolas Sarkozy – spiega l'emittente britannica - ha detto che le banche francesi sono d'accordo per estendere i loro prestiti alla Grecia. Tutta l'eurozona è al lavoro per trovare il modo con cui le banche possano appoggiare il salvataggio della Grecia senza che ciò debba essere giudicato come un default sul debito. L'idea di Sarkozy – prosegue la Bbc - è che quando le banche ottengono dalla Grecia i soldi dovuti, si debbano tenere il 30%, prestare di nuovo il 50% alla Grecia per 30 anni e mettere il resto in un fondo speciale di bond di qualità, che le assicurerebbe contro un futuro default sul debito greco. Le banche francesi, osserva la Bbc, hanno la maggiore esposizione al debito greco, mentre "l'Italia ha un'esposizione relativamente bassa".

La soluzione "potrebbe essere impopolare in Germania", nota l'emittente, perché i nuovi bond sarebbero assicurati con fondi di salvataggio dell'eurozona. "Il vero problema con la proposta francese - commenta Robert Peston della Bbc - è che non c'è stato nessun tentativo di ridurre la quantità di soldi dovuti dalla Grecia, a differenza dei Brady bonds per paesi indebitati come Messico, Argentina e Brasile, su cui è basato Sarkozy".

In un editoriale che denuncia la mancanza di leader in Europa, il New York Times avverte che l'annunciata iniziativa di Sarkozy, secondo cui le banche francesi sono pronte a estendere volontariamente la scadenza di una parte del debito greco, potrebbe sì aiutare, ma "solo se tutta l'Europa seguirà la Francia – le banche tedesche devono ancora sottoscriverla – e poi allenterà la sua pressione sulla Grecia per avere ancora più austerità". "Vendere questo agli elettori europei richiederà che i politici dicano la verità. L'alternativa è lasciare che l'eurozona si spezzi…" Il Nyt rimprovera ai leader europei di non essere stati capaci, dopo un anno di crisi del debito, di prendere le dure misure necessarie. La via d'uscita costruttiva sarebbe, per il quotidiano Usa, "ristrutturare il debito eccessivo, ricapitalizzare le banche colpite e allentare l'austerità abbastanza da consentire ai paesi debitori – Grecia, Irlanda e Portogallo sono i più a rischio – di crescere per tornare a essere solvibili". "Nessun Paese potrebbe permettersi di finanziare una soluzione del genere. Ma l'Europa intera potrebbe farlo".

Sarà l'Italia a combattere la battaglia finale per salvare l'euro: è quanto sostiene Edward Altman, professore di finanza alla Stern School of Business dell'Università di New York. La tesi, già illustrata in un articolo sul Financial Times della scorsa settimana, è al centro di un'intervista video di Bloomberg Television, che si può vedere sul sito del Washington Post. Altman, che ha creato l'indice Z-score per misurare la probabilità di bancarotta delle aziende, lo ha potenziato per misurare lo stato di salute finanziaria dei Paesi. Nell'intervista di oltre sette minuti, il professore spiega che la salute del settore privato influisce su situazione complessiva di un Paese. L'indice battezzato Z-metrics calcola che l'azienda media in Grecia abbia una probabilità di default del 15-16%, dell'11-12% in Portogallo e Spagna, dell'8% in Italia, mentre nel resto dell'eurozona è del 3-4%. L'effetto contagio può colpire anche Paesi fin qui ritenuti sicuri. "Tutti pensano che il prossimo Paese ad andare in crisi sia la Spagna. Ma l'Italia, che ha una bassa crescita, problemi politici e popolazione anziana, può dare problemi". E a suo parere, la battaglia finale per l'euro "sarà combattuta sulle rive dell'Italia".

Un lancio dell'agenzia Bloomberg, ripreso sul sito del San Francisco Chronicle, fa sapere che l'Italia è considerata più rischiosa dell'Ungheria e dell'Irlanda in un nuovo indice del "money manager" newyorchese Black Rock, che valuta il rischio di default sul debito sovrano. Grecia e Portogallo, il cui debito è giudicato "insostenibile", sono in fondo alla classifica di 44 Paesi. Il debito netto dell'Italia è più alto di quello dell'Irlanda o dell'Ungheria come percentuale del prodotto interno lordo, stando ai dati elaborati da Bloomberg. Il debito italiano, che supera il Pil "è estremamente alto per un Paese con i suoi fondamentali e la sua struttura dei tassi d'interesse".

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi