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Questo articolo è stato pubblicato il 01 luglio 2011 alle ore 06:42.
Decisioni formali ancora debbono essere prese ma è sempre più difficile che Solvency II possa entrare in vigore alla data prevista del primo gennaio 2013. La nuova disciplina di vigilanza prudenziale del settore assicurativo europeo, approvata nelle sue linee guida da una direttiva comunitaria del 2009, sta attraversando la fase più delicata di messa a punto delle misure applicative (in cui è impegnata la Commissione europea) e del timing definitivo incastonato nella direttiva "Omnibus 2" in discussione presso il parlamento europeo. E, poichè su entrambi i fronti si vanno registrando ritardi, ecco che la prospettiva di un rinvio sta prendendo sempre più consistenza.
Si confrontano due ipotesi. La prima, sostenuta dall'Eiopa (il regulator europeo delle polizze), prevede la conferma del 1° gennaio 2013 per l'entrata in vigore di Solvency II che tuttavia per il primo anno di vita sarebbe poco più che formale. Gli eventuali interventi di vigilanza dei supervisor nazionali continuerebbero infatti ad essere "tarati" sugli attuali ratios di Solvency I. Una recente lettera del commissario per il mercato interno Michel Barnier, ha lasciato aperta questa prospettiva parlando apertamente di una «transizione morbida», se necessario, mantenendo la data di partenza all'inizio del 2013.
L'altra tesi, che alcuni governi e regulator europei iniziano a prendere in considerazione è invece quella di un rinvio vero e proprio, della durata di un anno. Una decisione finale sulla strada da intraprendere verrà probabilmente decisa in relazione alla conclusione dei tavoli ancora aperti.
Sulle misure implementative di Solvency II – come devono essere calibrati i pesi dei futuri ratios in relazione alla rischiosità di asset e business assicurativi – sono stati già svolti 5 esercizi quantitativi (i cosiddetti Qis). La parola finale è alla commissione di Bruxelles che aveva promesso la diffusione di un draft per fine giugno. Che non è arrivato.
Le questioni ancora sul tappeto sono diverse e probabilmente il lavoro di messa a punto occuperà buona parte dell'estate. C'è poi Omnibus 2, direttiva di raccordo del nuovo sistema di vigilanza europea per il comparto assicurativo. È lì che andrà scritta la data finale di trasposizione delle nuove regole e dove, eventualmente, saranno fissati anche eventuali periodi transitori. Si pensava che la nuova legge potesse essere approvata dal Parlamento europeo entro il prossimo settembre ma i lavori vanno a rilento e c'è chi ipotizza lo slittamento del voto finale per gennaio o addirittura aprile del prossimo anno. A quel punto, osserva qualcuno, sarebbe inevitabile procedere ad un rinvio anche formale perchè non sarebbe certo immaginabile concedere soltanto pochi mesi di tempo ai parlamenti nazionali per recepire normative tanto complesse.
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