I tassi dei buoni del Tesoro decennali del Portogallo sono schizzati sopra il 12% ai massimi storici, in seguito all'ondata di vendite innescata dalla decisione di Moody's di declassare il rating (da Baa1 a Ba2) del Paese a livello junk bond, spazzatura, come la Grecia, con outlook negativo. La mossa di Moody's è stata duramente criticata oggi a Strasburgo dal presidente della Commissione europea, Jose Barroso, che ha espresso «profondo rammarico» e preannunciato dei provvedimenti entro l'anno per regolamentare l'attività delle agenzie di rating.

«La decisione di Moody's sul Portogallo, che ci risulta particolarmente sgradita ed eccessiva, è basata su uno scenario ipotetico e non sull'analisi economica che la Ue e le altre istituzioni fanno puntualmente», ha detto il portavoce della Commissione. «Questa decisione dell'agenzia - ha proseguito - contrasta con la nuova partenza del Paese che ha avviato un programma di contrasto del deficit che va anche al di là di quanto richiesto».

Nel frattempo il rendimento dei titoli decennali portoghesi è salito di oltre 146 punti base al 12,5% (10,7% martedì sera) portando il differenziale con il Bund tedesco ad oltre 950 punti base, un record. Nuovo record anche per il rischio misurato dai credit-default swaps (cds) del Portogallo saliti di 99 punti al picco di 870 punti( secondo le rilevazioni Cma). In corsa anche il tasso dei titoli biennali, in rialzo di 273 punti base al 15,67%.

Nuovo indice Markit di titoli sovrani ad alto rendimento
Dopo la mossa di Moody's, i titoli di stato del Portogallo usciranno dagli indici iBoxx (benchmark) del debito sovrano dell'eurozona elaborati da Markit, in occasione della revisione del paniere alla fine di luglio. La media dei rating di Moody's, Standard &Poor's e Fitch è infatti scesa a livello "sub-investment grade" con conseguente uscita dal paniere dei titoli portoghesi. Markit informa che creerà un nuovo indice iBoxx di titoli sovrani al alto rendimento che includeranno i titoli sovrani denominati in euro di Grecia e Portogallo. A fine giugno quando i titoli di stato della Grecia sono stati esclusi dai panieri degli indici europei di Markit, Citgroup e Barclays, l'ondata di vendite ha provocato un rialzo dei rendimenti decennali di 272 punti base.

Rendimenti in rialzo all'asta di trimestrali portoghesi
La mossa di Moody's é arrivata due mesi dopo l'ottenimento del pacchetto di aiuti da 78 miliardi di euro e alla vigilia dell'asta mensile di titoli del Tesoro trimestrali che ha visto Lisbona collocare titoli per 848 milioni di euro con rendimento medio in salita al 4,926% dal 4,863% dell'asta del 15 giugno e una richiesta due volte superiore l'offerta (2,4 volte a giugno). Per contro, i titoli di stato tedeschi che hanno ormai assunto il ruolo di bene rifugio, hanno visto i rendimenti decennali scendere di otto punti base al 2,93% , mentre i biennali sono scesi di nove punti all'1,56% e all'asta che era in programma soggi u questa scadenza le richieste sono state stellari e hanno superato di 2,3 volte l'importo offerto

Il rischio contagio su Spagna e Italia
I timori per il rischio contagio, (probabile per il 40% degli investitori tedeschi, secondo un sondaggio dell'Handelsblatt) hanno messo sotto pressione anche i titoli di Stato degli altri paesi europei più indebitati, in particolare Italia e Spagna. Il rendimento dei Btp italiani decennali è arrivato a superare il 5% e lo spread con il Bund è aumentato di 16 punti base a 215, non lontano dal record di 223 punti base toccato lo scorso 27 giugno. Il tasso dei titoli decennali spagnoli è salito al 5,57% e lo spread sul Bund si è ampliato di 16 punti base a 263 punti. Infine l'Irlanda, terzo paese europeo beneficiato dagli aiuti, ha visto lo spread con il Bund ampliardi di 17 punti a 870 punti base con i rendimenti decennali schizzati al 12,44%, mentre i rendimenti biennali sono balzati di 239 punti al 15,27%, sfondando per la prima volta la barriera del 15%.

Prossima mossa l'Irlanda?
Dopo lo scacco di ieri al Portogallo, l'Irlanda potrebbe essere il prossimo paese nel mirino di Moody's. Lo scorso aprile l'agenzia di rating aveva abbassato la valutazione del debito sovrano irlandese a Baa3, ultimo gradino prima del livello junk, lasciando l'oulook negativo. Il taglio era dovuto in parte al fatto che l'Irlanda era fuori dal mercato del debito dallo scorso settembre con con la previsione di restarci fino alla seconda metà del 2013, dopo il pacchetto di aiuti concordato lo scorso novembre con la Ue e il Fondo monetario. Una delegazione della cosiddetta troika (Fmi, Ue, Bce) si é recata oggi in missione a Dublino per la verifica trimestrale del piano di salvataggio delll'Irlanda.

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