Prosegue la stagione delle trimestrali delle società quotate. In giornata sono arrivati i numeri della banca americana Morgan Stanley che ha chiuso il secondo trimestre del 2011 con una perdita netta di 558 milioni di dollari. Su questo risultato pesano le rettifiche negative da circa 1,7 miliardi legate alla conversione delle azioni privilegiate detenute da Mitsubishi Ufj. I proventi sono saliti a 9,3 miliardi dagli 8 di un anno fa, risultato decisamente superiori agli 8,04 miliardi attesi dagli analisti. La perdita per azione è contenuta a 38 centesimi contro i 64 previsti dal mercato. Nel secondo trimestre del 2010 l'istituto aveva fatto segnare un utile di 1,58 miliardi, pari a 1,09 dollari per azione.

Il titolo vola a Wall Street segnando un rialzo del 9,7 per cento.

Forti perdite per Nokia
Conti in rosso per Nokia per la prima volta da un anno e mezzo.
Il gruppo finlandese ha chiuso il secondo trimestre 2011 con una perdita netta di 368 milioni di euro contro un un utile di 227 milioni dello stesso periodo 2010. Gli analisti - scrive Bloomberg - si aspettavano in media un rosso di 1,44 milioni. Le vendite dei telefonini nel trimestre sono diminuite del 20%.

I mercati emergenti spingono gli utili Intel
Positivo il trimestre di Intel. Il maggiore produttore di microprocessori al mondo, ha riportato un utile netto nel secondo trimestre di 2,95 miliardi di dollari, o 54 centesimi per azione. I risultati sono migliori delle attese degli analisti sentiti da Bloomberg che avevano stimato una media di 51 centesimi per azione. Nello stesso periodo dell'anno scorso i profitti erano stati pari a 2,89 miliardi (51 centesimi per azione).

Il fatturato ha toccato il record per la società di 13 miliardi, in salita del 21 per cento sull'anno prima, battendo la previsione degli analisti che era di 12,8 miliardi. Gli utili della società di Santa Clara hanno beneficiato del buon andamento delle vendite di computer nei mercati emergenti, oltre che degli acquisti di server da parte delle aziende Usa. Per il terzo trimestre l'azienda guidata dal ceo Paul Otellini, i cui chip si trovano nell'80 per cento dei computer venduti nel mondo, prevede un nuovo record trimestrale di fatturato a 14 miliardi.

Ericsson delude le attese
In mattinata sono arrivati della società di telefonia svedese Ericsson. L'utile netto è in forte rialzo (+65,5%) per il secondo trimestre, trainato da un progresso del 14% del fatturato. I risultati sono comunque nettamente inferiori alle attese degli analisti. Tra aprile e giugno Ericsson ha segnato un utile netto di 3,12 miliardi di corone (342 milioni di euro), ma le attese puntavano su 3,92 miliardi. Il giro d'affari è salito a 54,77 miliardi di corone, in linea con le attese.

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