Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 06 agosto 2011 alle ore 15:54.

My24

Ora il fuoco delle vendite si è propagato su molte grandi banche europee del Nord Europa, ma per mesi l'accanimento al ribasso ha avuto sfogo pressoché solo sulle banche italiane. Il perché è noto. Quegli oltre 100 miliardi di BTp in portafoglio degli istituti di casa sono la raffigurazione del rischio–Paese. Spiegazione in buona parte vera, ma che è divenuta una sorta di grossolano stereotipo. Tanto da indurre per molti mesi a pensare che banche francesi, tedesche o inglesi siano meglio delle italiane. Più sicure, più patrimonializzate, insomma più forti. Ma è davvero così o è in realtà un grande abbaglio? Si dovrebbe spiegare allora perché Société Générale ha lanciato l'allarme utili e visto i profitti in calo del 31% nel secondo trimestre, mentre UniCredit ha visto pressoché raddoppiare gli utili. E Commerzbank, che ha svalutato titoli ellenici per 700 milioni, avendone in pancia per 3 miliardi, è forse meglio di Intesa Sanpaolo che ha un'esposizione risibile su Atene e per la quale gli analisti di Equita Sim prevedono utili netti rettificati a 3 miliardi a fine 2011 in crescita del 29% sul 2010?

Per non parlare delle inglesi. Royal Bank of Scotland ha chiuso un'altra volta in perdita per 897 milioni di sterline. E il ritorno all'utile è atteso solo a fine 2012. E Lloys Banking? Nei primi sei mesi le perdite sono a 2,3 miliardi di sterline. Eppure l'impatto sui corsi di Borsa non è stato così drammatico come avvenuto per le italiane che fanno comunque utili. Chiamarlo un paradosso è persino riduttivo.

Il grande abbaglio
Visto sui numeri il sistema bancario italiano pare assai più un «porto sicuro» che non le maxi-banche del nord Europa. Si dirà che quelle banche sono più forti patrimonialmente. E questo è davvero un controsenso.

Lo spiega bene un report di Luca Comi, capo della ricerca di Centrosim. Mettendo a confronto il Core Tier 1 (vedi tabella) non lo si rileva. Anzi leggendo in controluce è vero il contrario.

L'indicatore di solidità patrimoniale è calcolato sull'attivo a rischio delle banche. Più l'attivo a rischio (titoli azionari, obbligazionari, attività di investment banking) è basso sulle attività totali della banca più il Core Tier 1 lievita "magicamente" verso l'alto. Basti un esempio. Deutsche Bank che riunisce attività tradizionali, e banca d'investimento, certo assai più elevate e rischiose di Banca Intesa ha un Core Tier 1 del 10,2%. Uguale a quello di Intesa. Ma la banca tedesca ha un attivo a rischio che vale solo il 17% dell'attivo totale. I due big italiani hanno attivo a rischio intorno al 50%. Come è possibile che Deutsche ci dica che le sue attività sono così esenti dal pericolo? Difficile crederci. Eppure il mercato sembra ignorarlo. Un vero e proprio abbaglio.

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi