(Reuters)

Il tasso di disoccupazione «dovrebbe rimanere elevato fino alla fine del 2012» e la solidità della ripresa degli Stati Uniti «è ancora incerta»: è quanto si legge nelle minute del Fomc (il braccio di politica monetaria della Federal Reserve), ovvero i verbali della riunione dello scorso 9 agosto, quando la Banca centrale ha deciso di lasciare i tassi di interesse a un range tra lo 0 e lo 0,25%, il minimo storico a cui erano stati portati nel dicembre 2008. Le stime di crescita «per la seconda metà del 2011 e per il 2012 sono state riviste al ribasso in modo notevole».

I governatori della Fed ritengono di poter ancora «contribuire grandemente» a sostenere la ripresa economica del paese, ma rimangono divisi su quale sia lo strumento migliore per raggiungere lo scopo. Nel dibattito che si è sviluppato fra i governatori nel corso dell'incontro, alcuni si sono detti preoccupati del fatto che fornire ulteriore stimolo tramite acquisti di bond potrebbe accentuare le pressioni inflazionistiche. Non si è registrata un'unità di opinioni nemmeno sul tema dell'allungamento dei termini dei bond in scadenza perché, secondo alcuni, questo avrebbe potuto avere effetti generalizzati sui rendimenti.

Solo alcuni governatori inoltre si sono detti convinti che ridurre i pagamenti corrisposti agli istituti sulle riserve in eccesso depositate presso la banca centrale avrebbe dato dei risultati utili. Maggiore unità invece sull'analisi economica: i governatori prevedono un tasso di disoccupazione elevato almeno fino alla fine del 2012, mentre ritengono che i prezzi dovrebbero crescere in misura modesta nel corso del prossimo anno.

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