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Questo articolo è stato pubblicato il 02 settembre 2011 alle ore 16:13.
Torna l'Orso sui mercati finanziari e si impennano gli spread dei titoli periferici contro il Bund tedesco. Il pessimo dato sull'occupazione di agosto negli Stati Uniti (per la prima volta dal 1945 non è stato creato nessun nuovo posto di lavoro in un mese) ha alimentato l'avversione al rischio creando il circolo vizioso: vendite sull'azionario, acquisti su valute rifugio (come il franco svizzero), metalli preziosi (oro in crescita del 2,7% a 1.876 dollari l'oncia) e titoli obbligazionari sicuri (come il Bund tedesco) con conseguente allargamento dello spread con i titoli dei Paesi periferici dell'Eurozona.
Il differenziale BTp-Bund a 10 anni è balzato a 331, questo nonostante anche oggi la Banca centrale europea abbia acquistato - secondo quanto commentano alcuni trader - titoli di Stato italiano sul mercato secondario per sostenere la domanda. Lo spread a 331 punti base è il livello più alto da quando la Bce ha annunciato il suo intervento di protezione sui mercati.
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