Bnp Paribas ha in programma di vendere 70 miliardi di euro di asset considerati rischiosi per calmare i timori dei propri investitori. Lo ha annunciato la stessa banca, aggiungendo che punta anche a ridurre i propri finanziamenti in dollari di 60 miliardi entro il 2012. In questo modo Bnp Paribas sarà in grado di raggiungere un core Tier 1 del 9% il 1 gennaio 2013 e soddisfare quindi i nuovi requisiti di capitalizzazione imposti da Basilea 3, ha spiegato l'istituto transalpino.

Per quanto riguarda l'esposizione al debito greco, Bnp Paribas ha detto che una ulteriore ed ipotetica svalutazione del 55% del proprio portafoglio porterebbe ad una perdita «gestibile» di 1,7 miliardi di euro pre-tasse.

Ieri Bnp Paribas aveva formalmente smentito di essersi trovata nell'impossibilità di reperire liquidità in dollari, assicurando che all'opposto la banca "si rifinanzia regolarmente" in valuta statunitense. Peraltro l'istituto transalpino ha puntualizzato che ottiene regolarmente questi rifinanziamenti "sia direttamente, sia mediante swap valutari". Una presa di posizione dopo che il Wall Street Journal ha riferito di difficoltà sui rifinanziamenti in dollari a carico di Bnp e di Société Générale.

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