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Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2011 alle ore 21:16.
Il cda straordinario chiesto dalle minoranza della Banca Popolare di Milano per discutere la loro proposta di riforma della governance è stato convocato per mercoledì prossimo, 21 settembre. Lo apprende Radiocor da fonti finanziarie. Martedì 20 resta in agenda la riunione del comitato esecutivo allargata anche agli altri componenti del board che, secondo le attese, esaminerà le prime bozze sulla revisione della governance messe a punto dai tecnici Bpm. La proposta di "maggioranza" punterebbe su un sistema duale, che è invece contestato dalle minoranze, che a loro volta puntano su una revisione dell'attuale modello che permetta di separare nettamente proprietà e gestione della banca.
Intanto, secondo quanto riferiscono diverse fonti, il presidente di Bpm e di Impregilo, Massimo Ponzellini, nel pomeriggio si è recato a Roma, a Palazzo Grazioli, per incontrare il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Un faccia a faccia in cui è plausibile che il discorso sia caduto sulle diverse partite con cui Ponzellini è alle prese, anche se alcune fonti ricordano che i due sono "vecchi amici" e che quindi l'incontro ha una valenza personale.
L'inizio della prossima settimana, in ogni caso, appare sempre più determinante per l'esito della partita interna alla Bpm, che come concordato con la Banca d'Italia entro fine mese dovrà approvare la nuova governance e contestualmente lanciare l'atteso aumento di capitale. Il tema, domani, sarà affrontato, anche se a livello più teorico, nel corso del seminario organizzato dalla Fiba-Cisl a Milano. Presenti la segreteria nazionale e gli esponenti di spicco del sindacato all'interno di Bpm, che ascolteranno e dibatteranno relazioni di esperti sul tema. La vicenda viene osservata a distanza anche da Matteo Arpe, che secondo indiscrezioni ricorrenti punta a ottenere la gestione dell'istituto sostenendo parallelamente parte della ricapitalizzazione attraverso la sua Sator. L'ingresso di Arpe, d'altra parte, non sarebbe visto di buon occhio da Mediobanca, che guida il consorzio di garanzia per l'aumento di capitale.
(Radiocor)
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