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Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2011 alle ore 13:55.
La Spagna ha collocato oggi 3,95 miliardi di euro di titoli di stato a lungo termine, un ammontare vicino all'obiettivo massimo prefissato di 4 miliardi, con rendimenti in lieve calo rispetto all'emissione dello scorso 21 luglio, ma comunque sempre elevati e vicino all'area 5%, nonostante il recente sostegno degli acquisti della Bce. La domanda ha raggiunto 8,065 miliardi di euro, doppia rispetto all'offerta e nettamente più rassicurante della deludente asta italiana dello scorso 13 settembre (3,865 miliardi di euro di Btp a 5 anni a un tasso record del 5,6% contro il precedente 4,93%).
I tre bond collocati
Il Tesoro spagnolo ha collocato un miliardo di titoli scadenza luglio 2019 cedola 4,6% ad un tasso medio del 4,969%; 1,4 miliardi di titoli scadenza aprile 2020 cedola 4% ad un tasso medio del 5,006% e 1,5 miliardi di titoli scadenza ottobre 2020 cedola 4,85% ad un tasso medio del 5,156%. Quest'ultimo rendimento è leggermente sceso rispetto al 5,2% registrato all'asta dello scorso 17 febbraio nella precedente asta dello stesso tipo, gli altri due invece sono superiori rispetto alle precedenti aste del 16 aprile 2009 e del 17 giugno 2010.
Il risultato potrebbe essere stato sicuramente peggiore senza il supporto della Bce che nelle ultime cinque settimane ha comprato circa 70 miliardi di euro di titoli italiani e spagnoli per sostenere il mercato del debito pubblico dell'eurozona.
Scende la tensione sullo spread
Si allenta intanto la tensione sui mercati europei: gli spread e il rischio default sul debito sovrano della periferia europea sono in calo, mentre l'euro torna a guadagnare terreno e viaggia ad un passo dagli 1,38 dollari.
I premi di rendimento sono in calo per l'Italia (367 centesimi), la Spagna (348), il Portogallo (942), l'Irlanda (675) e la Grecia (2.316) mentre cedono le quotazioni dei bund tedeschi (con conseguente rialzo dei rendimenti), compratissimi nelle ultime sedute. Dopo che le rassicurazioni della cancelliera Angela Merkel e del presidente francese Nicolas Sarkozy sulla permanenza della Grecia nell'euro, arretrano anche contratti derivati di protezione dal default sovrano: i 'credit-default swap' sull'Italia scendono a 467 (-4 punti base), quelli sulla Spagna a 390 e l'indice generale europeo SovX a 335 (-15).
Patrimoniale in Spagna
Nel frattempo il governo spagnolo del premier socialista uscente Josè Luis Zapatero (che non si ripresenterà alle elezioni del 20 novembre prossimo) ha annunciato che da domani verrà ripristinata l'imposta patrimoniale che era stata abolita nel 2007 dallo stesso Zapatero. L'imposta sarà in vigore per due anni, nel 2011 e nel 2012 nel quadro delle misure anti-deficit e si applicherà ai patrimoni al di sopra dei 700mila euro. Interesserà circa 160mila contribuenti e dovrebbe produrre un gettito supplementare di circa 1,08 miliardi.
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