Sussidi di disoccupazione molto sopra le attese
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono salite di 11mila unità nella settimana conclusa il 10 settembre, a quota 428mila, livello più alto dalla settimana terminata il 25 giugno. Il dato è decisamente superiore alle attese degli economisti, che avevano previsto un incremento di mille unità. È quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro. Il dato della settimana precedente è stato rivisto a 417mila da 414mila. La media mobile delle ultime quattro settimane è salita di 4mila unità a 419.500.

Prezzi in crescita sopra le attese
Crescita prezzi sopra le attese I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono cresciuti in agosto dello 0,4% contro attese per un incremento dello 0,2%. Su base annua invece il rialzo è stato del 3,8%. Al netto delle componenti volatili, l'inflazione "core" é cresciuta al ritmo dello 0,2%, in linea con le attese. In agosto, i prezzi dell'energia sono cresciuti dell'1,2% contro il rialzo del 2,8% registrato in luglio mentre i prezzi della benzina sono cresciuti dell'1,9%, in frenata da +4,7% il mese precedente. In crescita dello 0,5% invece i prezzi degli alimentari. Il governo ha infine reso noto che in agosto i salari settimanali reali sono calati dello 0,8%, a conferma di come le pressioni inflazionistiche rimangano sotto controllo a fronte di un mercato del lavoro ancora in grave difficoltà.

Indice manifatturiero peggiore delle attese
Negli Stati Uniti, l'indice Empire State sull'attività manifatturiera dello stato di New York è calato a -8,82 punti in settembre dai -7,72 di agosto. Il dato reso noto dalla locale Federal Reserve è inferire al consensus degli analisti, che puntava su un miglioramento a quota -3,6 punti. Nel dettaglio, calano i sottoindici su nuovi ordini (a -8 da -7,82) e occupazione (a -5,43 da 3,26), mentre sale quello sui prezzi ricevuti (a 8,7 da 2,17).

Deficit partite correnti sotto le attese
Il deficit delle partite correnti è inaspettatamente sceso nel secondo trimestre, contro le attese degli analisti. Il rosso si è attestato a 118 miliardi contro i 119,6 miliardi del primo trimestre (cifra rivista), secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Commercio.

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