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Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2011 alle ore 22:27.
Non si può continuare ad ignorare uno dei più grandi fattori di instabilità di questi tempi di crisi, ovvero shadow banking, hedge fund e operazioni ad alto rischio come l'High frequency trading: ne è convinto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, che oggi ha lanciato un messaggio di forte critica contro la finanza speculativa.
«Siamo ancora lontani dal comprendere il potenziale di instabilità sistemica associato all'ampiezza del settore non-bancario (come gli hedge fund, ndr), che ha conosciuto una crescita esponenziale negli ultimi 20 anni», ha detto Trichet in un discorso pronunciato al seminario Eurofi a Wroclaw, in Polonia, dove domani si aprono i lavori del Consiglio informale Ecofin.
Trichet punta anche il dito contro la «minaccia» dell'High Frequency trading, sottolinenando la necessità di «identificarne e valutarne l'ampiezza».
Da qui l'invito a concentrarsi su questa parte della finanza come lo shadow banking. «Vorrei invitare tutti noi a meglio comprendere questo aspetto delle dinamiche finanziarie globali», ha sottolineato il presidente della Bce, perchè «molto resta da fare» e «non deve essere tollerato nessun autocompiacimento».
Sulla Grecia...
Il presidente uscente della Bce (dal 1 novembre sarà sostituito da Mario Draghi) ha anche parlato della situazione in Grecia che continua a tenere in apprensione i mercati finanziari. «Applicare rapidamente e pienamente le decisioni prese finora»: questo l'appello del presidente della Bce Jean Claude Trichet, alla vigilia dell'Ecofin che dovrà sciogliere definitivamente i nodi sul salvataggio della Grecia per evitarne il default.
«È chiaro che non siamo al business as usual, come molti hanno pensato mesi fa, e abbiamo bisogno della forza e della risolutezza dei governi e della lucidità del settore privato», ha detto Trichet.
....sull'intervento delle banche centrali in favore dell'Eurozona
Trichet ha anche commentato la misura annunciata oggi da cinque grandi banche centrali (Bce, la Fed americana e le banche di Giappone, Gran Bretagna e Svizzera) di sostenere le banche dell'Eurozona con liquidità in dollari. «Le decisioni coordinate a livello globale che abbiamo comunicato questo pomeriggio - ha sottolineato - sono una chiara dimostrazione della stretta collaborazione e dell'unità di propositi» tra banche centrali. Misure che appaiono volte a scongiurare il rischio che le recenti tensioni di mercati finiscano per compromettere i circuiti dei prestiti interbancari.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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