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Questo articolo è stato pubblicato il 21 settembre 2011 alle ore 12:46.
Fiat ha ceduto il 6,22%, facendo la peggiore performance del Ftse Mib, dopo che Moody's Investors Service ha tagliato il rating del debito del Lingotto portandolo a Ba2 da Ba1. Come conseguenza è stato tagliato anche il rating del debito delle filiali Fiat Finance&Trade, Fiat Finance North America (a Ba3 da Ba1) e quello provvisorio di Fiat Finance Canada (a Ba3 da Ba1). Per tutti l'outlook è negativo. Moody's chiude così la fase di revisione del debito del Lingotto iniziata lo scorso 26 aprile, in coincidenza con l'aumento della quota azionaria in Chrysler. Inevitabili le ripercussioni sul titolo Fiat dopo il rally (+7,6%) di ieri, mentre rimbalza nettamente Fiat Industrial.
Perchè il taglio?
«L'azione di oggi sul rating riflette l'idea di Moody's che l'affidabilità creditizia di Fiat e di Chrysler saranno sempre più allineate in futuro a mano a mano che le strategie e le operazioni dei due gruppi diventeranno progressivamente più interconnesse». È questo il motivo per cui l'agenzia ha tagliato il rating del gruppo torinese, come indicato dall'analista dell'agenzia Falk Frey. Questo significa che i due gruppi potrebbero dover sostenersi l'un l'altro in caso di difficoltà finanziarie, anche se il Lingotto non garantisce il debito della casa americana e la gestione finanziaria rimane separata.
Punti di debolezza
L'agenzia in una nota spiega che il giudizio Ba2 riflette anche «il rischio del business di Fiat, concentrato su un settore altamente ciclico come quello automobilistico» e «il tasso di rinnovo dei modelli relativamente basso rispetto ai concorrenti diretti. Questo riduce la sua posizione competitiva». Inoltre il nuovo rating «prende in considerazione un sostanziale aumento della spesa per investimenti (capex) quest'anno e oltre». Il gruppo guidato da Sergio Marchionne sarà poi più vulnerabile di fronte «a una pressione competitiva crescente derivante da una domanda più debole, a un pressione sui prezzi in aumento e di una sovracapacità produttiva in crescita in Brasile, il suo mercato più redditizio».
Le prospettive
Per quanto riguarda le prospettive di rating negative, sono legate ai rischi dell' integrazione organizzativa e operativa con Chrysler, ma se questa andrà a buon fine l'outlook potrà stabilizzarsi. Lo stesso accadrà se Chrysler riuscirà a migliorare il suo rating
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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