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Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2011 alle ore 12:44.

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Nella foto il ministro delle Finanze della Russia, Alexei Kudrin - ReutersNella foto il ministro delle Finanze della Russia, Alexei Kudrin - Reuters

La Russia é pronta ad andare in soccorso dell'Europa, acquistando obbligazioni del Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf) e accordando al Fondo monetario internazionale risorse supplementari per sostenere i Paesi della zona euro. «Siamo pronti a investire nelle obbligazioni del Fondo di stabilizzazione della zona euro», ha detto il ministro delle Finanze russo e vice premier, Alexei Kudrin, in un'intervista alla televisione Russia Today.

«In questo modo i nostri soldi, tramite delle garanzie, potranno sostenere i Paesi europei in difficoltà e non ci assumeremo rischi direttamente con i Paesi in cattive acque, ma con tutta l'eurozona». Per il ministro si tratta di «un ampliamento degli strumenti di investimento delle nostre risorse, sono assolutamente affidabili». Inoltre la Russia é «anche pronta a stanziare risorse supplementari all'Fmi» sempre a sostegno della zona euro. «È molto vantaggioso per noi», ha sottolineato Kudrin.

Scontro Kudrin-Medvedev
Tuttavia è il futuro del ministro delle Finanze essere incerto. Oggi il presidente russo Dmitri Medvedev ha invitato infatti Kudrin a dimettersi entro 24 ore dal governo dopo che ieri aveva annunciato da Washington che non avrebbe fatto parte di un futuro esecutivo guidato dallo stesso Medvedev, come annunciato sabato da Putin, che invece intende tornare al Cremlino. Kudrin ha risposto che prima vuole parlare con Putin al quale è da sempre alleato. A Mosca circola voce che Kudrin, ministro ormai dal 2000 e figura chiave della politicadi stabilizzazione economico-finanziaria della Russia, avrebbe aspirato a diventare primo ministro con Putin al Cremlino.

Allo studio misure per rafforzare il Fondo europeo
Nel frattempo il Commissario europeo agli affari economici, Olli Rehn, ha dichiarato che i leader europei stanno studiando il rafforzamento del Fondo salva-stati (Efsf), attraverso la dotazione di strumenti supplementari rispetto a quelli stabiliti a luglio. «Stiamo ragionando sulla possibilità di dotare l'Efsf di un effetto leva più importante per dargli più forza», ha spiegato il Commissario Ue in un'intervista al quotidiano tedesco Die Welt.

Le decisioni sul fondo, stabilite dai dirigenti Ue il 21 luglio, sono in corso di approvazione da parte dei paesi della zona euro. Oggi il primo ministro olandese Mark Rutte ha confermato oggi all'Aia che il voto del parlamento è previsto ai primi di ottobre.

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