Dexia nel mirino di Moody's cede il 9% (Reuters)

Moody's ha messo sotto osservazione, in vista di un taglio, il rating (A3 sul debito a lungo e Prime-1 su quello a breve) del gruppo bancario franco-belga Dexia, per i timori crescenti circa la liquidità dell'istituto. «La volatilità dei mercati finanziari - spiega Moody's - spingerà probabilmente Dexia a ricorrere un po' di più ai finanziamenti a breve, cosa che sfocerà probabilmente in una compressione delle riserve di liquidità disponibili». Il titolo cede il 9% a 1,32 euro. I governi azionisti, Belgio e Francia, sono pronti a intervenire se sarà necessario.

Venerdì il quotidiano francese Les Echos aveva scritto che i ministro finanziari dei due paesi si sarebbero incontrati lunedì mattina per decidere come mettere in sicurezza i conti della banca. Non sono previsti ufficialmente incontri bilaterali oggi al vertice dei ministri finanziari dell'Eurogruppo sul caso Grecia. notizia di discussioni in corso era stata confermata venerdì dal ministro della Finanze belga Didier Reynders, assicurando che non era all'ordine del giorno uno spezzatino della banca. «Come abbiamo fatto nel 2008, se dovesse emergere qualche problema - cosa non da escludere vista la turbolenza dei mercati - gli stati, che sono i soci di una banca come Dexia, saranno dietro alle banche». ziari dell'Eurogruppo sul caso Grecia.

Dexia, salvata nel 2008 con 6,4 miliardi di fondi pubblici dai governi di Francia, Belgio e Lussemburgo, è oggi una delle banche più esposte verso la Grecia: a fine giugno aveva in portafoglio 3,8 miliardi di euro di titoli di stato ai Atene e una esposizione creditizia verso il paese di 4,8 miliardi di euro.

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