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Questo articolo è stato pubblicato il 04 ottobre 2011 alle ore 14:08.
L'ultima modifica è del 04 ottobre 2011 alle ore 08:25.

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(AP)(AP)

L'Eurogruppo ha rinviato nuovamente l'esborso di una sesta tranche di aiuti alla Grecia, annullando una riunione dei ministri finanziari della zona euro fissata per il 13 ottobre. Prendendo atto degli sforzi del paese nel risanare i prori conti, Jean-Claude Juncker ha chiesto però nuove misure per il 2013 e 2014.

«Chiediamo alla Grecia di accettare misure supplementari», oltre a quelle già annunciate per quest'anno e quello successivo, ha detto a tarda notte il presidente dell'Eurogruppo. L'organismo che riunisce i ministri dell'unione monetaria ha messo l'accento sulla liberalizzazione dell'economia e su nuove privatizzazioni.

Pur prendendo atto degli sforzi annunciati per il 2011-2012, Juncker ha annunciato che una riunione straordinaria dell'Eurogruppo fissata per il 13 ottobre con l'obiettivo di dare il benestare all'esborso di una sesta tranche di aiuti da otto miliardi di euro è stata annullata perché i ministri per quella data non avranno ancora un rapporto sulla situazione.

La decisione è giunta in un momento delicatissimo, mentre i mercati finanziari continuano a essere scossi dall'incertezza. Questa notte Juncker ha assicurato che l'esborso degli aiuti è comunque solo questione di tempo, e che «la zona euro non ha nessuna intenzione di permettere il fallimento della Grecia o la sua uscita dall'Unione».

Una decisione sugli aiuti verrà presa nel corso del mese di ottobre, ha aggiunto il presidente dell'Eurogruppo alla fine di una riunione durata oltre sette ore qui in Lussemburgo. Peraltro i governi hanno annunciato che la Finlandia ha trovato un accordo con la Grecia che prevede il versamento di un collaterale in cambio di nuovi aiuti finlandesi.

A sorpresa, il governo del primo ministro George Papandreu ha annunciato domenica che il deficit del paese sarà nel 2011 dell'8,5% del prodotto interno lordo, sopra all'obiettivo del 7,4 per cento. Tuttavia, secondo il ministro delle Finanze belga Didier Reynders, la Grecia avrebbe denaro per evitare il fallimento «fino alla seconda settimana di novembre».

Infine, nella loro lunga riunione i ministri dell'Eurogruppo si sono trovati d'accordo per rafforzare il fondo di stabilità Efsf, possibilmente attraverso un effetto-leva, senza però aumentarne il capitale. La decisione giunge mentre i ministri stanno negoziando le complesse modalità tecniche di utilizzo del salvagente.

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