Bank of America ha chiuso il terzo trimestre con utili per 6,2 miliardi di dollari rispetto alla perdita di 7,3 miliardi registrata lo scorso anno. L'utile per azione si è attestato a 0,56 dollari per azione rispetto alle stime degli analisti che indicavano 0,28 dollari. Il risultato è stato però influenzato da un beneficio contabile di 4,5 miliardi di dollari (rivalutazione in positivo di asset). I ricavi sono stati pari a 28,7 miliardi, in miglioramento del 6% sullo scorso anno.

Negativo invece il risultato di Goldman Sachs che ha chiuso il terzo trimestre con perdite per 393 milioni di dollari, pari a 0,84 centesimi per azione ordinaria. Il dato è nettamente peggiore delle le attese degli analisti che avevano ipotizzato un rosso di soli 11 centesimi di dollaro.

Nel periodo i ricavi sono scesi a 3,59 miliardi di dollari, in calo del 60% rispetto agli 8,9 miliardi un anno fa. «La fiducia delle aziende e degli investitori è calata nel corso del terzo trimestre così come i prezzi degli asset - ha detto in un comunicato l'amministratore delegato Lloyd C. Blankfein - a causa dell'incertezza del quadro macroeconomico e delle condizioni dei mercati. I nostri risultati hanno risentito in misura significativa di questo clima e siamo dispiaciuti di aver dovuto registrare una perdita per il trimestre. Tuttavia riteniamo che la forza del nostro portafoglio clienti e del nostro bilancio ci supporteranno quando ci sarà un miglioramento dell'economia e dei mercati».

Ieri hanno presentato i conti del terzo trimestre Citigroup (sopra le attese) e Wells Fargo (sotto le attese). Le due banche sono state precedute, la scorsa settimana, da Jp Morgan che ha deluso le aspettative degli analisti.

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