La Commissione Ue, responsabile di vigilare sulla concorrenza in Europa, ha annunciato stamattina di aver avviato una serie di ispezioni presso società finanziarie attive nei prodotti derivati sui tassi d'interesse interbancari (Euribor), dietro il sospetto di violazioni delle norme Antitrust.

«La Commissione teme che le società coinvolte abbiano potuto violare le regole antitrust che vietano i cartelli», ha riferito la Commissione in un comunicato in cui non vengono citati i nomi delle società in questione. Le ispezioni si sono svolte ieri.

L'ipotesi è quella di un cartello sul calcolo dell'Euribor.

Cedric Quemener, responsabile di Euribor-Ebf, ha indicato che solo poche delle 44 banche che compongono il panel per la determinazione dell'Euribor (rilevato alle ore 11 dal lunedì al venerdì) sono state "visitate" dai commissari dell'Antitrust e che è «quasi impossibile» manipolare il tasso.

«Abbiamo totale fiducia nella gestione dell'Euribor. Con così tante banche coinvolte nel definire i tassi, fissare un tasso in modo artificiale sarebbe impossibile. Credo che la Commissione non conosca bene come questi indici sono fatti. Siamo pronti ad aiutarli».

Secondo una fonte vicina alla notizia, citata dalla Reuters, tra le banche oggetto di ispezione ci sarebbe Deutsche Bank che, al momento, ha rifiutato di commentare la notizia.

La mossa della Commissione Ue segue un'indagine analoga condotta in Stati Uniti, Europa e Giappone sugli istituti che determinano il calcolo del Libor (un altro noto indice interbancario, utilizzato anche per i mutui in franchi svizzeri) per verificare manipolazioni sul tasso durante l'ultima crisi finanziaria.

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