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Questo articolo è stato pubblicato il 22 ottobre 2011 alle ore 10:08.

Dopo il divorzio da Silvio Berlusconi, per Veronica Lario inizia ufficialmente anche una vita imprenditoriale indipendente. La sua finanziaria cambia nome (in parte), trasloca e diventa una società squisitamente immobiliare.
Dopo un cambio di governance, con la nomina di un nuovo amministratore, Monica Maria Limonta, (ancora una scelta al femminile, come Maria Cristina Morelli l'avvocato che seguito la pratica di divorzio) ecco il riassetto finale per la Finanziaria Il Poggio (ora solo Il Poggio), che sancisce l'addio definitivo dalle sorti, anche imprenditoriali, del premier.
Dopo la separazione e la fine del matrimonio, ecco che la ormai ex «first lady», all'anagarafe Miriam Bartolini, taglia anche l'ultimo cordone ombelicale con la vita passata. La mossa risale a inizio estate: un'assemblea straordinaria dei soci (ossia la sola signora Bartolini, visto che ne possiede il 100%) ha ufficializzato anche sul piano societario, i destini ormai separati dei due.
Emblematico è il trasferimento della sede della società immobiliare da Milano Due, il quartiere residenziale a Segrate che ha fatto la fortuna di Silvio Berlusconi e che ancora oggi ospita le holding proprietarie della Fininvest, al quartiere elegante di Viale Piave a Milano, il business district di professionisti e avvocati d'affari. Ma l'indirizzo, il civico 35, non è casuale perché lì sono domiciliate anche le attività della nuovo manager che Veronica ha scelto per gestire i suoi interessi: professionista brianzola, la 43enne Limonta ha un curriculum di esperienze nel mondo immobiliare.
È infatti azionista e amministra alcune società di consulenza e di gestione nel-real estate che ruotano attorno alla Fermon Sas, società di gestione di uffici e residence. Nata nel 1968 la professionista brianzola risulta anche socio accomandatario di una società di consulenza aziendale di Lecco, El.Co, e liquidatrice di un'altra società immobiliare la Vicolo dei Giardini, di cui tra l'altro la Fermon compare a libro soci. La scelta è seguita l'uscita di scena dello storico amministratore Giuseppino Scabini, uno dei tesorieri dell'impero Fininvest e uomo di fiducia di Silvio Berlusconi.
Fino a oggi Il Poggio era percepito come un satellite della galassia Berlusconi. Ora la ex moglie del primo ministro, che aveva debuttato con la Finanziaria Il Poggio nel 2003, prova a camminare, imprenditorialmente parlando, con le proprie gambe.
Così si spiega anche la nomina di un amministratore delegato e la decisione di concentrarsi solo sull'immobiliare, dopo essere uscita dall'editoria con la vendita de Il Foglio di Giuliano Ferrara a Paolo Berlusconi. Nella nuova «Il Poggio» di Viale Piave, la neo-manager ha trasferito, si legge nel verbale di assemblea, tutto il patrimonio immobiliare di Veronica: un elenco che comprende un complesso turistico a Porto Rotondo, chiamato anch'esso Il Poggio; appartamenti a Bologna (sua città natale), a Segrate (5 immobili più due magazzini e 125 posti auto); due palazzi sempre a Segrate, dentro Milano Due, e un intero stabile a Milano nella centralissima Via Pontaccio. Infine il noto appartamento di Londra, Palace Gate Mansion. Manca all'appello l'appartamento di New York che non figura perché controllato tramite la società Orchidea Realty. Un tesoretto che vale la non disprezzabile cifra di quasi 50 milioni di euro. Nell'ultimo anno da signora Berlusconi, il patrimonio non ha fruttato: il 2010 si è chiuso con un rosso di 180mila euro.
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