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Questo articolo è stato pubblicato il 23 ottobre 2011 alle ore 12:27.

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di Monica D'Ascenzo
Dopo quasi 150 anni di storia la Banca Popolare di Milano cambia modello organizzativo e passa al sistema duale. L'assemblea dei soci ieri ha votato a larga maggioranza (98%) la svolta epocale e in sede ordinaria ha eletto il primo consiglio di sorveglianza dell'istituto. A guidarlo sarà Filippo Annunziata, candidato alla presidenza nella lista presentata dall'Associazione Amici della Bipiemme che raccoglie i soci dipendenti della banca.

Lo scontro che ha visto protagonisti i sindacati, spaccati tra Uilca e Fisac in appoggio agli Amici di Bpm e Fiba-Cisl e Fabi che hanno corso da sole, è terminato con la vittoria netta dei primi. Alla proclamazione dell'esito delle votazioni nel pomeriggio di ieri da parte del presidente uscente, Massimo Ponzellini, la sala è esplosa in un applauso liberatorio. La tensione fra le due fazioni era stata palpabile per tutta l'assemblea anche se il tono degli interventi è stato sempre pacato, soprattutto da parte dei due outsider che si erano schierati con una o con l'altra lista: Andrea Bonomi, che ha dialogato nell'ultimo mese con gli Amici di Bpm, e Matteo Arpe, candidato a consigliere delegato dalla lista Fabi-Fiba.

Tornando all'esito delle elezioni, la lista degli Amici della Bipiemme ha conquistato 4.246 voti contro i 2.274 della lista Fabi-Fiba, guidata da Marcello Messori. Così se la prima otterrà la maggioranza del cds con undici consiglieri, alla seconda andranno tre posti come lista di minoranza. Per la lista dei soci non-dipendenti entrerà, invece, nel cds solo Piero Lonardi a fronte di 1.375 voti. I due posti riservati agli investitori istituzionali, poi, andranno entrambi alla lista di InvestIndustrial di Andrea Bonomi (143 voti), mentre Assogestioni non ha raggiunto il quorum (solo 27 voti) per aver diritto ad un rappresentante in consiglio. La composizione del cds, infine, sarà completata con il rappresentante della Cassa di Risparmio di Alessandria (Federico Fornaro) e quello del Crédit Mutuel (Jean Jacques Tamburini).

Neanche il tempo di festeggiare la nomina, che il nuovo presidente del cds ha dovuto prendere in mano il dossier più complesso, quello dei rapporti con le authority. Durante l'assemblea erano circolate indiscrezioni su una nuova lettera di Banca d'Italia indirizzata al neoeletto cds. A riguardo Annunziata ha spiegato subito: «C'è una lettera ma non mi è ancora stata consegnata. Fra poco incontrerò Ponzellini e me la consegnerà», aggiungendo poi: «Vedremo se nella lettera vengono specificate modalità di diffusione. Escludo categoricamente che possa essere resa pubblica in termini non previsti dalla legge o dalle autorità, perché Bpm non può permettersi il caravanserraglio degli ultimi tempi». Certamente il contenuto della missiva sarà all'ordine del giorno della prima riunione del cds: «Lunedì il consiglio sarà iscritto nel registro delle imprese e tra martedì sera e mercoledì si riunirà per nominare il cdg» ha dichiarato Annunziata, specificando: «Non ho in mente una squadra per il consiglio. Abbiamo delle ipotesi che vanno discusse e che dovranno passare al comitato nomina». La lista degli Amici di Bpm ha candidato nelle ultime settimane a consigliere delegato l'attuale direttore generale, Enzo Chiesa. Ma se quest'ultimo non soddisfacesse le richieste dei requisiti suggeriti da Banca d'Italia, il nuovo candidato sarebbe ancora da individuare, secondo quanto spiegato da Annunziata.

Mentre il nuovo presidente spiegava i prossimi passi degli organi sociali, nel padiglione della fiera, che ha ospitato l'assemblea, si attardavano a commentare l'esito diversi rappresentanti degli Amici della Bpm e neoeletti consiglieri. «È una vittoria del cuore, dei sentimenti che ci impegna nel cambiamento, ma è anche una vittoria contro il fango» ha osservato il presidente dell'Associazione, Alessandro Dall'Asta, aggiungendo: «La qualità delle persone presenti ci faceva ben sperare». Il risultato del voto, secondo il segretario della Fisac Cgil Agostino Megale «conferma il processo di rinnovamento nel nome dell'etica, della trasparenza e del rigore da noi intrapreso, e che proseguirà valorizzando i giovani e le donne». Mentre Massimo Masi, segretario della Uilca, ha dichiarato: «Oggi è un momento di soddisfazione che deve però costituire il punto di partenza di un percorso che sarà necessariamente complesso il cui fine fondamentale deve essere il rilancio della Banca e la valorizzazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori della Bpm».

Soddisfatto dell'esito anche Bonomi, numero uno di InvestIndustrial assistita nell'operazione da Jp Morgan: «A mio parere i soci hanno fatto la scelta migliore per il futuro della banca», augurandosi poi che «il nuovo consiglio prenda in considerazione le nostre condizioni, che avevamo proposto a tutte le liste per il rilancio della banca, e di poter intraprendere questa nuova avventura». E Annunziata ha già confermato che intende chiamare Bonomi e offrirgli di far parte del prossimo cdg.
Il passaggio di consegne formale avviene questa mattina. Da qui in poi parte il nuovo corso di Bpm, che vedrà una gestione nettamente separata dalla proprietà come indicato da Banca d'Italia, ma nel rispetto dei principi cooperativi.

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