(Olycom)

La Spagna ha collocato titoli di Stato a tre e sei mesi per complessivi 3,47 miliardi di euro, poco meno dei 3,5 miliardi fissati come importo massimo dal Tesoro spagnolo, ma ha dovuto pagare rendimenti più alti.
All'asta odierna il tasso medio dei bond a tre mesi (1,38 miliardi) è salito al 2,292% dall'1,692% dell'analoga asta dello scorso 27 settembre. La domanda ha superato l'offerta di 3,1 volte (2,5 un mese fa). Per la tranche a sei mesi (2,09 miliardi) il tasso è salito al 3,302% dal 2,665% del mese scorso e la domanda ha superato l'offerta di 2,6 voltre contro 4 dell'ultima asta.

Gli investitori si fanno quindi più prudenti e pretendono una maggiore remunerazione per il rischio che si assumono acquistando titoli del Tesoro spagnolo che ha subito un ulteriore declassamento del rating da parte di Moody's in ottobre. Nel frattempo i rendimentio decennali sonorisaliti ieri fino al 5,546%, ai massimi dal 5 agosto scorso, data di inizio degli interventi della Bce. Anche oggi il rendimento decennale è attestato su questi livelli mentre lo spread sull'equivalente scadenza tedesca è a 340 punti base (342 ieri).

Btp italiani
Anche il rendimento del Btp decennali italiani continua a mantenersi su livelli elevati ed è risalito oggi al 5,96% dal 5,92% della chiusura di ieri. Il differenziale con il Bund è tornato sopra i 380 punti base con un picco fino a 388 punti (dai 379 di ieri) per poi stringere attorno a 382. Ancora in tensione il differenziale tra il decennale di Francia e Germania che viaggia sui massimi a 119 punti base.

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