I paesi emergenti e soprattutto la Cina, sono d'accordo per partecipare a un fondo di soccorso europeo attraverso il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), secondo una fonte citata mercoledì dal quotidiano China Daily. La stessa fonte ha affermato che «l'accordo tra i Paesi emergenti potrebbe essere incluso nel documento finale del vertice dei leader europei», se il vertice di Bruxelles decidesse di aprire il fondo a investitori esterni privati e pubblici.

La conferma di trattative in corso è arrivata dalla delegazione dell'Unione europea a Pechino che ha fatto sapere che il presidente del Fondo salva stati (Efsf) Klaus Regling si recherà in Cina venerdì per parlare delle crisi del debito sovrano in Europa. La Cina potrebbe diventare un importante contributore al fondo di soccorso europeo se i capi di Stato e di governo della Ue riuniti oggi a Bruxelles decidessero di estenderlo agli investitori esterni, pubblici e privati.

«Klaus Regling è nella posizione ideale per discutere le sfide economiche che la Ue deve affrontare e le recenti misure adottate per fronteggiare la crisi, dato che l'Efsf è fondamentale per la soluzione della crisi ed è stato creato per salvaguardare la stabilità finanziaria l'area dell'euro», ha detto l'Unione europea in un breve comunicato. L'annuncio della visita arriva mentre i leader della zona euro si stanno per riunire in un vertice a Bruxelles, sotto la pressione di tutto il mondo, per completare un piano per arginare la crisi del debito e salvare la moneta comune.

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