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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2011 alle ore 15:42.
Sono 29 le banche di rilevanza sistemica che dovranno adeguare i loro requisiti di capitale. Nella lista presentata dal Financial stability board nell'ambito dei lavori del G20 di Cannes c'è anche l'italiana UniCredit. Le Sifi sono quelle grande istituzioni finanziarie che se falliscono possono avere un impatto sul sistema economico e finanziario globale, come è avvenuto nel 2008 con la Lehman Brothers.
Il nuovo quadro regolatorio, chiesto dai leader mondiali nel G20 di Seul dello scorso novembre, mira a permettere che una banca in difficoltà possa essere fatta fallire in modo ordinato evitando l'impiego di denaro pubblico per garantirne la sopravvivenza. Le nuove regole inizieranno ad essere adottate a partire dal 2012 mentre l'implementazione completa è prevista per il 2019.
In base al nuovo frame-work, ogni autorità nazionale dovrà sviluppare un proprio "regime di risoluzione" che indichi chiaramente le "responsabilità, gli strumenti e i poteri" necessari per pilotare il fallimento ordinato di una banca evitando di esporre a rischio il denaro dei contribuenti. Inoltre il Fsb raccomanda che vengano sviluppati protocolli di cooperazione fra i paesi di origine di una banca di importanza sistemica (Global Sifi) e i paesi che invece ne ospitano le filiali onde consentire un comune approccio regolatorio in caso di fallimento.
Come anticipato dalla Banca dei regolamenti internazionali a fine settembre, inoltre, per le banche di importanza sistemica viene previsto un buffer aggiuntivo di assorbimento delle perdite in common equity che varierà tra l'1% e il 2,5% degli asset ponderati per il rischio, con un "empty bucket", cioé un possibile ulteriore innalzamento al 3,5% per scoraggiare un'ulteriore crescita degli istituti".
Come spiegato da Mario Draghi in conferenza stampa a Cannes, l'Fsb non dirà né ora né in futuro quali banche entreranno in quale gruppo e dunque i maggiori o minori requisiti saranno noti solo ai diretti interessati. «La grande lezione della crisi - ha detto Draghi - è che il mondo ha bisogno di un meccanismo di risoluzione delle istituzioni finanziarie, non importa quanto grandi, se queste entrano in crisi. I requisiti presentati oggi dall'Fsb rappresentano un passo avanti cruciale perché permettono di avvicinarci all'obiettivo di fare della Sifi un problema del passato. Una volta tradotte in legge, queste misure forniranno alle autorità nazionali tutti i poteri necessari per agire rapidamente e portare a termine un fallimento pilotato di un banca sistemica».
Le misure devono essere completate entro la fine del 2012 e l'intero pacchetto entro il 2019. Nella lista figurano Bank of America, Bank of China, Bank of New York Mellon, Banque Populaire Cde, Barclays, Bnp Paribas, Citigroup, Commerzbank ,Credit Suisse, Deutsche Bank, Dexia ,Goldman Sachs, Group Crédit Agricole, Hsbc, Ing Bank, Jp Morgan, Lloyds Banking Group, Mitsubishi Ufj Fg, Mizuho Fg, Morgan Stanley, NordeA, Royal Bank of Scotland, Santander, Société Général, State Street, Sumitomo Mitsui Fg, Ubs, Unicredit, Wells Fargo.
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