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Esistono specifici strumenti di tutela per il risparmiatore coinvolto in una situazione di default di un emittente quotato?
Il nostro legislatore non appronta presidi specificamente applicabili agli emittenti quotati. Il capitale di tali emittenti, al pari di quello delle altre società di capitali, è composto da azioni, disciplinate dalle regole contenute nel Codice civile. Mediante la sottoscrizione di azioni, ciascun azionista assume un rischio "imprenditoriale". Per effetto di tale rischio, nel caso di incapacità della società di fare fronte alle obbligazioni assunte, ogni azionista correrà dunque il rischio di perdere, anche integralmente, l'investimento effettuato.
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A fronte dei crack finanziari degli ultimi anni, sono state approntate misure speciali di tutela?
La Legge finanziaria del 2006, attuata dal successivo Dpr 116/2007 ha previsto la costituzione di un apposito fondo presso l'Economia. Tale fondo è finalizzato alla tutela dei risparmiatori vittime di frodi finanziarie o che comunque abbiano subito danni ingiusti che non siano stati risarciti. È stato varato per tutelare i piccoli azionisti e obbligazionisti di Alitalia nonché i risparmiatori coinvolti nel default dei titoli obbligazionari argentini.
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