Le manovre anti-crisi in preparazione possono colpire le spese dei proprietari di case e immobili in genere?
Nel menu degli interventi possibili di cui si sta discutendo la casa occupa una posizione importante, in particolar modo sul fronte fiscale, per due ragioni: è una base imponibile chiara e immediatamente individuabile, e può essere utilizzata per compensare i tagli ai Comuni.
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Come può essere inasprito il prelievo fiscale sulla casa?
Una delle misure di cui si sta discutendo è l'aggiornamento delle rendite catastali, su cui vengono calcolate l'Ici, l'Irpef relativa ai redditi fondiari e le imposte di registro, catastali, ipotecarie e di successione. L'incremento del carico fiscale sarebbe pari alla percentuale di rivalutazione (le ipotesi in discussione parlano di un range del 5-10%). Sulle singole imposte, l'impatto non sarebbe particolarmente gravoso: per un appartamento da 100 metri quadrati in centro a Milano, per esempio, un ritocco del 5% si tradurrebbe in 30 euro circa in più all'anno. L'abitazione principale, che ha un'esenzione fiscale, non subirebbe conseguenze.
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Può aumentare l'aliquota della cedolare secca sugli affitti?
L'ipotesi è stata discussa a partire da quest'estate, ma ha perso quota. Attualmente l'aliquota è al 21% e scende al 19% nel caso di affitti a canone concordato. Tra le varie ipotesi c'era quella di alzarle rispettivamente al 25 e 23 per cento. La scelta, però, diminuirebbe l'appeal di una misura nuova, su cui il Governo ha puntato per ridurre l'evasione fiscale sui redditi da locazione, particolarmente diffusa nel settore abitativo.
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Può essere introdotta un'imposta patrimoniale?
Anche la patrimoniale, che tradizionalmente mette nel mirino in particolare i beni immobili, è tra le opzioni possibili per recuperare gettito e migliorare lo stato di salute dei conti pubblici. Come l'Ici, è fortemente avversata da settori importanti del Governo, a partire dal presidente del Consiglio, ma la partita è ancora aperta. Il peso effettivo di ogni patrimoniale, ovviamente, dipende dalle modalità di applicazione e dalle aliquote che vengono fissate. Va però ricordato che l'esenzione fiscale dell'abitazione principale non dovrebbe essere colpita, e che tutte le ipotesi di imposta patrimoniale si basano su franchigie che impediscono di incidere sui beni di valore inferiore a una certa cifra.
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È possibile l'arrivo di un nuovo condono edilizio?
Sì, è un'altra delle opzioni di cui si è discusso nelle ultime settimane, e si collega anche alla previsione di un rilancio dei piani casa regionali, con norme più precise e vincolanti che permettano di superare gli ostacoli su cui i primi piani casa si sono arenati. All'interno della revisione complessiva delle norme, è possibile introdurre una nuova sanatoria edilizia, i cui confini e modalità applicative siano meglio specificati nella legislazione statale. La regolarizzazione urbanistica e fiscale degli immobili potrebbe anche passare attraverso la possibilità di nuove edificazioni e ampliamenti in deroga alle previsioni urbanistiche ordinarie che, come già in passato, erano servite a "mettere a norma" gli abusi commessi di recente.
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Quali sono le conseguenze della crisi sui mutui?
La situazione attuale avvantaggia i mutui a tasso variabile, perché la Banca centrale europea (Bce) è stata costretta a ridurre il costo del denaro dall'1,5% all'1,25 per cento. Anche per questo i tassi Euribor (ai quali sono indicizzate le rate della maggior parte dei prodotti) si sono negli ultimi mesi stabilizzati e potranno nuovamente scendere. Per chi deve invece stipulare nuovi finanziamenti, la situazione si è fatta più complicata. Sulla carta accedere a un prestito in questa fase potrebbe essere conveniente: sia i tassi Euribor, sia gli Irs (che servono per determinare la rata di un prodotto a tasso fisso) sono su livelli storicamente bassi. Ma la difficoltà di raccolta del denaro (una conseguenza del rischio-Italia) ha portato le banche ad aumentare sensibilmente lo spread (cioè il margine che si applica ai tassi di base), vanificando in questo modo i benefici e al contrario precludendo di fatto l'accesso al credito a molte famiglie.
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