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Perché il franco svizzero è considerato un bene rifugio?
Il ruolo di bene rifugio per il franco ha radici antiche e legate alla neutralità della Confederazione elvetica, che storicamente è stata sempre considerata un luogo sicuro dove custodire il denaro. Inoltre, in questi ultimi anni la Svizzera, nonostante un sistema finanziario sovradimensionato, ha attraversato fasi di crescita più sostenute rispetto al resto d'Europa ed è stata soltanto sfiorata dalla crisi finanziaria.
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Mi conviene acquistare franchi svizzeri adesso?
Dal 6 settembre la Banca nazionale svizzera (Bns) ha deciso di frenare l'ascesa del franco nei confronti dell'euro riportando il cambio poco al di sopra di 1,20. L'acquisto di valuta elvetica non è quindi particolarmente conveniente fintanto che la Bns riuscirà a difendere questo livello stampando moneta.
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Tutela

Qual è la tassazione sugli acquisti di franchi svizzeri, e quale la differenza a seconda che siano trattati da un istituto italiano o straniero?
Il possesso di valuta estera è un impiego infruttifero. L'impatto fiscale si ha quindi solo sulle plusvalenze su cambi in occasione della cessione della valuta.
Le plusvalenze realizzate da persone fisiche fuori dall'esercizio di attività d'impresa rappresentano «redditi diversi di natura finanziaria» e sono assoggettate a una sostitutiva del 12,5%, che diventerà del 20% a partire dal 1° gennaio 2012. Si può considerare cessione a titolo oneroso anche il prelievo di valute estere da un deposito o da un conto corrente bancario. In caso di valuta presso banca residente, sarà la banca a operare da sostituto di imposta e ad assoggettare ad imposizione la plusvalenza; nel caso di banca non residente la plusvalenza va assoggettata ad imposizione sostitutiva, con la medesima aliquota, direttamente dal contribuente in sede di dichiarazione.
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