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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2011 alle ore 08:11.

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MUTUO DA DIFENDERE

Scelta

Qual è l'effetto del taglio dei tassi della Bce di giovedì scorso sul mio mutuo?
Una riduzione del costo del denaro di 25 punti base (tanto vale il taglio dall'1,5% all'1,25%) comporta in media un risparmio annuo compreso fra i 100 e i 150 euro per ogni 100mila euro presi a prestito. L'impatto è tanto più significativo quanto maggiori sono il debito residuo e la durata del mutuo. Questo però vale in teoria, perché i finanziamenti per la casa indicizzati direttamente al tasso Bce sono una minima parte. La maggioranza segue invece i valori del tasso Euribor, che si adegua gradualmente alle decisioni prese a Francoforte (venerdì la scadenza a 3 mesi è scesa dall'1,58% all'1,48%) e che in questo momento staziona anche su livelli più elevati del «normale» per le difficoltà attraversate dal sistema bancario. Non vi sono invece effetti su un mutuo a tasso fisso.
BASSO - MEDIO - ALTO

L'andamento dello spread BTp-Bund può influenzare la rata che dovrò versare?
In linea indiretta sì, almeno per i prodotti a tasso variabile. La crisi del debito pubblico europeo e le difficoltà delle banche hanno infatti costretto la Bce a invertire la politica monetaria e compiere un passo indietro con i tassi di interesse facendo seguire un taglio ai due rialzi di aprile e luglio. Questo ha provocato anche una discesa di quei tassi Euribor ai quali è indicizzata la gran parte dei mutui variabili italiani. I tassi (sia quello Bce, sia l'Euribor) sono previsti in ulteriore discesa, quindi le famiglie potranno approfittare di rate «leggere» ancora per alcuni anni.
BASSO- MEDIO - ALTO

Mi conviene dunque cambiare e passare al tasso variabile?
La decisione sulla tipologia di mutuo deve prescindere dalle considerazioni sui tassi nel breve periodo: il finanziamento si porta avanti per decenni e la situazione del momento può cambiare. La scelta attiene ad altre considerazioni, soprattutto alla situazione reddituale di un nucleo famigliare. Detto questo, chi scegliesse di passare adesso al variabile potrebbe molto probabilmente ottenere uno «sconto» sulla rata, visto che si possono trovare tassi a partire dal 3,5% (contro il 5-6% medio dei fissi in corso). Il problema è che i prodotti in questo momento sul mercato hanno spread (cioè il ricarico applicato dalla banca al tasso di base) molto elevati che, a meno di nuove sostituzioni o surroghe, dovranno essere mantenuti per tutta la durata del prestito e, nel caso del variabile, potrebbero mettere in difficoltà il mutuatario quando i tassi torneranno inevitabilmente a salire.
BASSO - MEDIO - ALTO

Tutela

Se è stato stipulato un mutuo a tasso variabile, è possibile trasformarlo in un mutuo a tasso fisso ? E viceversa ?

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