Herman Van Rompuy

«Questo Paese ha bisogno di riforme, non di elezioni». Così il presidente del Consiglio dell'Unione Europea, Herman Van Rompuy, oggi a Fiesole all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Istituto universitario europeo. Van Rompuy ha pronunciato la frase alla cerimonia, aggiunta al testo dell'intervento diffuso. Il via libera del Senato alla legge di stabilità è un passo importante «nella giusta direzione» perché le misure previste possono riportare l'Italia sul binario giusto ripristinando la credibilità. È «cruciale» che siano applicate.

No all'Europa a due velocità
«Sarò chiaro: non "sfronderemo" l'Eurozona in un club più selettivo - ha sottolineato Van Rompuy - sarebbe contrario alla lettera e allo spirito del patto politico europeo, incarnato nei trattati». Non possiamo avere una moneta comune, una politica monetaria comune e poi lasciare tutto il resto ai singoli Stati, ha spiegato il politico belga. «Eppure è quello che noi vediamo ogni giorno. Ci deve essere una coerenza tra politica e istituzioni a livello europeo. Se fin dal lancio dell'euro avessimo avuto gli strumenti che abbiamo messo insieme strada facendo tra il 2010 e il 2011 non ci saremmo trovati, forse, con le tante difficoltá di oggi»:

Le contestazioni
Durante il discorso di Van Rompuy, è andata in scena un pacifica e organizzata contestazione da parte di decine di studenti "indignati", anche dell'Istituto universitario europeo. Dieci ragazzi hanno esibito cartelli con la domanda «democracy?». In un paio di passaggi del discorso di Van Rompuy, gli studenti, e tra loro anche alcuni ricercatori, hanno riso e commentato ad alta voce.

La Commissione Ue: approvare le misure entro il week-end
«In questo momento è di fondamentale importanza che le autorità italiane approvino il pacchetto di misure nel week-end, per mandare un segnale ai partner internazionali e ai mercati»: lo ha detto oggi un portavoce della Commissione Ue. Bruxelles ha anche sottolineato di non aver ancora ricevuto dall'Italia le risposte al questionario inviato dalla Ue, che attendeva entro la settimana, ma continua ad aspettare considerando che l'attività parlamentare è ancora in corso e lo sarà per tutto il fine settimana.

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