Quali prospettive per le grandi aziende collegate allo Stato?
Un rasserenamento dello scenario politico italiano potrebbe spingere all'insù le azioni delle aziende a partecipazione statale. Gli analisti mettono in conto un recupero in Borsa di Eni e Saipem, ma anche di Finmeccanica. «Se il nuovo governo solleciterà gli investimenti in infrastrutture per sostenere la ripresa economica - commenta per esempio un analista - potremmo assistere a un rimbalzo delle quotazioni di Impregilo e anche di Gemina». Il responsabile di una sala operativa consiglia invece cautela sulle utilities: «I capex (spese per capitale) previsti in crescita per queste società potrebbero erodere i margini. Inoltre sono aziende strettamente influenzate dalla regolamentazione statale, che nei prossimi tempi potrebbe essere poco favorevole nei loro confronti».
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Quali sono i punti di forza dei brand del made in Italy?
Secondo gli esperti, poi, è da mettere in conto anche il buon andamento dei titoli del made in Italy, da Luxottica a Tod's, passando per Ferragamo e arrivando fino a Damiani. Queste aziende dovrebbero infatti continuare a vantare conti in miglioramento, soprattutto grazie alla conquista dei mercati dei Paesi emergenti, le cui economie stanno procedendo a passo di carica. Le società potrebbero inoltre beneficiare di un eventuale indebolimento dell'euro nei confronti del dollaro, favorito da una possibile politica espansiva della Bce. Gli analisti di Credit Suisse, per esempio, considerano che il cambio possa raggiungere quota 1,20. Questo cross spingerà ulteriormente l'export dei beni di lusso, sia in America, sia sui mercati emergenti, soprattutto Asia e Cina.
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