Il Ftse Mib come reagirà?
«Se tutto andrà nel verso giusto, ovvero se il nuovo governo sarà in grado di attuare le riforme, di migliorare i conti dell'Italia e soprattutto di recuperare la reputazione del Paese, persa nell'ultimo periodo, è da mettere in conto un rimbalzo del Ftse Mib entro fino anno attorno al 10%». Questo è il commento del responsabile di una sala operativa di una società di intermediazione, ma è anche una posizione largamente condivisa tra esperti di finanza e trader.
«Sono convinto che, dopo la formazione di un governo forte, lo spread si ridurrà - commenta Maurizio Dallocchio, professore dell'Università Bocconi -, a quel punto assisteremo a un rally delle azioni delle banche, delle assicurazioni e probabilmente anche delle imprese controllate o partecipate dal Tesoro». Secondo Dallocchio gli investitori torneranno pian piano a tenere conto dei fondamentali delle aziende. «Nelle ultime settimane è completamente saltato il cosiddetto modello King, che indica come in genere l'andamento delle azioni sia determinato dalla performance dei mercati, da quella del settore di appartenenza e dai fondamentali delle società - spiega ancora Dallocchio -. In effetti, recentemente i titoli si sono mossi solamente all'unisono con le turbolenze del mercato o rispecchiando al limite la tendenza del settore. I risultati e le strategie delle singole aziende sono state completamente dimenticate». Gli analisti di Credit Suisse, comunque, raccomandano cautela, dal momento che i nodi da sciogliere in Italia, ma anche in Europa, sono ancora tanti. Credit Suisse consiglia piuttosto di comprare azioni americane, stimando che l'indice S&P 500 possa conquistare quota 1.270 punti a fine 2011.
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