Intesa, le Fondazioni per Morelli

Resta aperta la partita per la successione di Corrado Passera al vertice di Intesa Sanpaolo, mentre sembrano tornare d'attualità, a sorpresa, le ipotesi di un manager «esterno» alla banca. Questo dopo che nelle ultime ore era data ormai per certa la soluzione interna con la conferma di Marco Morelli come consigliere delegato, affiancato da Gaetano Micciché nel ruolo di direttore generale con ampie deleghe e da un rafforzamento del direttore finanziario Carlo Messina.
Al termine di un'altra giornata di consultazioni Giovanni Bazoli, a cui è affidata la nomina del capoazienda della banca, non risulta aver sciolto le riserve né convocato il consiglio di sorveglianza cui spetta la designazione del nuovo manager. Nella serata di ieri sono circolate voci di una imminente riunione del cds già per oggi, in concomitanza con il consiglio di gestione, in agenda da tempo. Fonti ufficiali, tuttavia, fino a ieri in tarda serata smentivano imminenti convocazioni del board. Il consiglio di gestione, dunque, dovrebbe limitarsi a prendere atto delle dimissioni di Passera e confermare, fino a futura delibera del Cds, l'attribuzione dei poteri a Morelli. Come ha indicato il nuovo presidente dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze (3,32% di Intesa Sanpaolo), Jacopo Mazzei, servirà, dunque, «ancora qualche giorno» per capire chi sarà il nuovo consigliere delegato.

Intanto le Fondazioni azioniste di Intesa Sanpaolo, che nella partita stanno sponsorizzando la soluzione interna alla banca, sono impegnate in diversi appuntamenti: ieri, secondo quanto si apprende, si è tenuto il comitato di gestione della Compagnia San Paolo, primo socio con il 9,8% del capitale di Intesa Sanpaolo. Domani, sempre Torino riunirà il consiglio generale. È previsto, invece, per stamattina, intorno alle 11, il consiglio di amministrazione della Fondazione Cariplo, nel corso del quale, probabilmente, il presidente Giuseppe Guzzetti fornirà una informativa ai consiglieri sulla situazione del vertice di Intesa Sanpaolo. «La questione è nelle mani di Bazoli e Bazoli di solito è uno molto rapido, non è un tiratardi», ha puntualizzato ieri Guzzetti, in merito alla ricerca del nuovo consigliere delegato.

La situazione, ad ogni modo, appare assai confusa. Domenica sera, in tarda serata, alcune fonti davano per imminente l'accordo sulla soluzione interna alla banca, con il direttore generale vicario Marco Morelli in pole position per il posto di consigliere delegato. Vicino a lui, Gaetano Micciché, responsabile del Corporate e investment banking di Intesa Sanpaolo, nel ruolo di superdirettore generale con ampie deleghe. Insomma, sembrava che si fosse trovata una certa convergenza tra il Professore e le Fondazioni azioniste sul nome di Morelli. Poi, ieri mattina, sono tornate a circolare le voci insistenti di un orientamento del Professore a nominare un manager/banchiere esterno al gruppo di Ca'de Sass. Del resto Bazoli, è stato sempre scettico sull'opportunità di seguire la scelta interna. E subito dopo il passaggio di Passera al governo come ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture, ha provato prima a sondare la disponibilità di manager di alto profilo, anche internazionale, come Vittorio Colao e Andrea Guerra, che hanno tuttavia preferito rimanere dove sono: in Vodafone il primo, dove ha appena rinnovato il mandato alla guida del gruppo fino al 2013 e in Luxottica il secondo. Poi il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa si sarebbe rivolto a banchieri a lui vicini, tra i quali Giampiero Auletta Armenise. Tra gli altri candidati esterni figurano anche Fabio Gallia (Bnl) e Andrea Orcel (Bofa-Merrill Lynch) e Pietro Modiano (Carlo Tassara). Un certo attivismo «fuori» dai confini di Intesa Sanpaolo a cui si è contrapposta la ferma volontà delle Fondazioni di convincere il Professore a privilegiare tutt'altra strada. Opera ancora tutta da verificare.

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