La Francia rischia di vedersi ridurre il merito di credito AAA in caso di aggravamento della crisi della zona euro. Lo sottolinea l'agenzia di rating Fitch. In un report, gli analisti spiegano che l'attuale giudizio è corretto, ma potrebbe essere rimesso in discussione da un rallentamento economico più pronunciato in Francia e in Europa che costringa lo Stato a venir in soccorso delle banche. Nei giorni scorsi anche Moody's aveva avvertito circa un possibile downgrade del debito di Parigi.

Per Fitch comunque, «potrebbero essere ancora necessarie misure aggiuntive per raggiungere l'obiettivo di un deficit pari al 3% del Pil nel 2013». La stima dell'agenzia, allo stato attuale, è invece quello di un deficit pari al 4% in uno scenario che porterebbe il rapporto debito/Pil al suo massimo del 91,7% nel 2014. Tutti dati, si sottolinea, coerenti con il rating di tripla A, considerando la maggiore consistenza del deficit di altri paesi con il giudizio più alto, quali Regno Unito e Stati Uniti.

Un elemento chiave, precisa l'agenzia, è rappresentato dall'eventuale utilizzo dell'intera quota di Parigi nel fondo europeo salva-stati Efsf, pari a 158,5 miliardi di euro: in questo caso, infatti, il rapporto debito/Pil passerebbe al 95%, lasciando poco spazio di manovra per assorbire nuovi eventuali choc, come interventi di capitalizzazione per il settore bancario.

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