Fumata nera sul nome del successore di Corrado Passera, chiamato da Mario Monti alla guida del ministero dello Sviluppo e dei Trasporti. Anche ieri sono proseguite le consultazioni tra il presidente del consiglio di sorveglianza Giovanni Bazoli e gli azionisti di riferimento della banca per la ricerca del nuovo Ceo di Intesa Sanpaolo. Ma ancora non si sarebbe trovata la quadratura del cerchio e una soluzione definitiva. Non è dunque in agenda per oggi la riunione del consiglio di sorveglianza, chiamato a indicare il neo capoazienda della banca, mentre si attende la prima riunione del comitato nomine (di cui fanno parte lo stesso Bazoli, Mario Bertolissi, Pietro Garibaldi e Riccardo Varaldo) che dovrà fare la proposta all'organo di indirizzo. La sensazione è che comunque si possa arrivare a una soluzione entro il fine settimana. Nel frattempo ieri il consiglio di gestione della banca, come da programma, si è limitato a prendere atto delle dimissioni di Passera e del passaggio temporaneo delle deleghe al direttore generale vicario Marco Morelli, così come il consiglio di amministrazione della Fondazione Cariplo, riunitosi ieri mattina, non ha trattato il tema del nuovo consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, "né formalmente né informalmente". Oggi è invece attesa la riunione del consiglio generale della Compagnia.
La situazione, dunque, appare ancora fluida. Secondo quanto si apprende Bazoli starebbe ancora valutando l'opportunità di procedere con una soluzione interna o esterna. Nel primo caso lo schema vedrebbe il direttore generale vicario Morelli diventare consigliere delegato, affiancato da Gaetano Miccichè come super direttore generale. Una struttura al vertice, quella formata da Morelli, che negli ultimi 18 mesi si è occupato della riorganizzazione della banca, e da Micciché, che negli ultimi anni è stato protagonista di una crescita importante dei risultati del Corporate e Investment banking, fortemente caldeggiata dalle Fondazioni azioniste rappresentate dalla Compagnia Sanpaolo, Carifirenze e Carisbo. Ieri, si apprende, Micciché sarebbe stato a Torino.
L'ente torinese presieduto da Angelo Benessia è tra i più forti sostenitori della candidatura di Morelli al vertice della banca. Un attivismo, quello di Benessia, che è stato uno dei motivi-chiave che ha fatto saltare l'accordo di domenica scorsa, quando sembrava riaggiunta l'unanimità sul tandem Morelli-Micciché. In proposito ieri il presidente della Compagnia interpellato sul successore di Passera ha chiarito: «Spetta al Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, come azionisti non ne sappiamo nulla, sono convinto che sará un risultato corale». Un messaggio è arrivato anche dai vicepresidenti della Compagnia di Sanpaolo e Fondazione Cariplo: non importa se il nuovo consigliere delegato di Intesa Sanpaolo verrà «dall'interno della banca o dall'esterno», l'importante è che «si cerchi il meglio per il bene della banca», hanno concordato Luca Remmert (Compagnia) e Mariella Enoc (Cariplo). Proprio sul candidato estero si sarebbe infatti concentrata negli ultimi giorni la ricerca di Bazoli. Dopo aver contattato Vittorio Colao, numero uno di Vodafone, e Andrea Guerra, a capo di Luxottica, Bazoli starebbe valutando altri candidati dal profilo internazionale. Le ultime voci riferiscono che il Professore stia sondando Vittorio Grilli, dg del Tesoro in uscita, ma ancora non si sarebbe raggiunto un accordo. Tra gli altri nomi circolati ieri figurano anche Franco Bernabè, presidente con deleghe di Telecom Italia (ma fonti vicine a Telecom smentiscono categoricamente l'ipotesi) Massimo Della Ragione di Goldman Sachs Italia e Lorenzo Bini Smaghi giá componente dell'esecutivo della Bce.
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