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Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2011 alle ore 17:42.
L'ultima modifica è del 24 novembre 2011 alle ore 08:36.

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(AP)(AP)

Nessun accordo sugli Eurobond. Nessun intervento immediato della Bce. Il vertice tra Monti, Sarkozy e Merkel non ha soddisfatto i mercati che hanno girato in rosso dopo una mattina in rialzo. Dall'incontro è stata preannunciata la modifica dei trattati Ue, le proposte saranno discusse il 9 dicembre. Il risultato, lato mercati, è stato deludente. Le Borse, in buon rialzo per tutto il corso della giornata hanno azzerato i guadagni mentre Wall Street è chiusa il Thanksgiving. Nel dettaglio Francoforte ha chiuso con un ribasso dello 0,22%, Parigi e Milano hanno terminato le contrattazioni in linea coi i valori della chiusura di ieri.

All'indomani dell'asta flop, il rendimento sul bund decennale sale oltre il 2 per cento. Non si arresta la corsa al rialzo dello spread Btp-bund. Il differenziale sale a 493 punti, col rendimento del decennale in rialzo al 7,11%. Sono in ascesa anche gli spread di Francia e Spagna. Il differenziale tra i bond francesi e tedeschi si porta a 153 punti base, mentre quello tra Spagna e Germania sale a 440 punti.

Bce verso allungamenti prestiti?
Intanto dalle pagine del Wall Street Journal trapela che la Bce
sta valutando la possibilità di offrire prestiti a scadenze molto più lunghe rispetto a quelle attuali alle banche commerciali che stanno incontrando difficoltà nel reperire fondi sul libero mercato. Secondo quanto riportato dal Wsj, la Bce potrebbe offrire fondi a 2 o 3 anni mentre al momento l'asta più lunga, di recente introduzione, é a 13 mesi. La prossima asta a 13 mesi é in calendario il mese prossimo il che significa che le banche che riceveranno i fondi potranno fra fronte per tutto il 2012 a un eventuale ulteriore congelamento del mercato interbancario. Se questa opzione dovesse essere adottata, la Bce compierebbe un passo decisivo verso il ruolo di prestatore di ultima istanza per le banche europee. Uno sviluppo che sino ad ora ha cercato di evitare ma che potrebbe diventare inevitabile se la crisi dovesse continuare ai ritmi attuali.

Il ruolo della Bce
«La Bce resta indipendente» ha detto la cancelliera Merkel faccendo capire di non voler modificare il mandato della Bce, rendendola prestatore di ultima istanza. Il pesante flop all'asta dei titoli tedeschi (con il 35% di titoli invenduti) non ha quindi fatto cambiare idea alla cancelliera.

Debiti sovrani
Intanto, all'indomani dell'asta in cui ci sono stati il 35% di titoli invenduti, restano sotto pressione anche i titoli decennali tedeschi. Il rendimento del bund a 10 anni viaggia stabilmente sopra il 2% e ha toccato il 2,26%, sui massimi da fine ottobre, prima di rallentare a 2,18%. Il tasso sui decennali tedeschi arriva addirittura a superare quello dei corrispondenti titoli britannici (il Gilt infatti rende il 2,22%). «A questo punto nessun bond dell'Eurozona può dirsi immune dalla crisi» dice il numero uno di Ubs Sergio Ermotti.

Balzo della fiducia delle imprese in Germania
Sul fronte dei dati macro si segnala il balzo a sorpresa dell'indice sulla fiducia delle imprese tedesche. L'Ifo è salito infatti a 106,6 a novembre contro il 106,4 di ottobre, il primo rialzo in quattro mesi nonostante l'aggravarsi della crisi dell'Eurozona. Le attese erano per un nuovo calo.

Focus Piazza Affari
A Milano i titoli hanno marciato a corrente alternata. Bene Mediolanum e Unicredit. Bene anche Intesa Sanpaolo (il consiglio di gestione ha ufficializzato la nomina di Cucchiani ad amministratore delegato al posto di Corrado Passera). Rimbalza anche Finmeccanica mentre si fanno più vicine le dimissioni del presidente Pierfrancesco Guarguaglini, a seguito delle inchieste della magistratura sui vertici della società. (segui gli indici nel box a sinistra).

Borse asiatiche
Chiusura negativa alla borsa di Tokyo, penalizzata da un nuovo apprezzamento dello yen nei confronti dell'euro e dai timori seguiti al pessimo andamento dell'asta di ieri di bund tedeschi. L'indice NIKKEI 225 ha terminato la giornata in calo dell'1,80% a 8.157 punti, il livello più basso dal marzo del 2009.

Twitter@24finanza

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