Gli stati membri dell'eurozona, consapevoli della crisi di fiducia che ha colpito il mercato del debito, starebbero esaminando l'ipotesi di escludere il coinvolgimento degli investitori privati dal nuovo veicolo salva stati dell'eurozona Esm (European Stability Mechanism) che dovrebbe entrare in vigore in modo permanente dal luglio 2013. La notizia è stata lanciata da Reuters citando alcuni «funzionari europei".

L'ipotesi è emersa nell'ambito dei negoziati in corso sulle modifiche dei trattati europei che si propongono di introdurre più rigide regole fiscali, precondizione, come insiste la Germania, per una effettiva integrazione europea.

Con il secondo pacchetto di aiuti ad Atene, banche commerciali e assicurazioni andrebbero incontro ad una forte svalutazione dei rispetti portafogli di titoli di stato greci. Ma questa clausola, che vede la maggioranza dei paesi contrari, potrebbe essere ritirata. Obbligare i privati ad assumersi delle perdite quando un paese deve ristrutturare il suo debito, sta minando la fiducia nel mercato dei bond.

«Francia, Italia, Spagna e tutti gli stati periferici dell'eurozona sono favorevoli all'abolizione di questa clausola mentre Germania, Finlandia e Olanda sono contrari» spiega uno dei funzionari europei citati.

Un'apertura è arrivata dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble. Germania, Olanda e Finlandia - ovvero i falchi dell'eurozona - sono d'accordo sulla necessità di «limitate modifiche» ai trattati Ue, ha dichiarato Schaeuble, al termine di un vertice con i suoi omologhi di Amsterdam e Helsinki.

Interpellato sulle voci di un'eliminazione dallo statuto dell'Esm, il futuro fondo salva-stati permanente, della clausola che prevede il coinvolgimento dei privati nei piani di salvataggio, Schaeuble si è limitato ad affermare di «non escludere» che l'argomento sarà in agenda durante la prossima riunione dell'Eurogruppo, prevista la settimana prossima a Bruxelles. Il ministro ha però sottolineato che «i principi base dell'Esm sono già stati stabiliti a maggio».

I ministri finanziari dell'eurozona si incontreranno a Brussels il 29-30 novembre per discutere del fondo Eem e delle eventuali modifiche statutarie che dovranno comunque essere approvate dai tutti gli stati membri e ratificate dai rispettivi parlamenti.

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