Giuseppe Orsi (Imagoeconomica)

Una guida unica per la nuova Finmeccanica. Giuseppe Orsi, che dal 4 maggio è amministratore delegato e capoazienda del gruppo aerospaziale, ha ricevuto anche l'investitura di presidente della società, con l'uscita di Pier Francesco Guarguaglini, numero uno del gruppo per nove anni.

Con questa scelta il governo conferma la fiducia a Orsi, 66 anni, l'ingegnere degli elicotteri che sette mesi fa era stato promosso alla guida del gruppo con il sostegno decisivo della Lega Nord, che oggi non è più al governo. E, a dispetto di alcune voci circolate alla vigilia, il governo ha evitato di ricostituire una diarchia ai comandi del gruppo, una situazione di ambiguità che avrebbe prolungato i problemi di gestione, dopo la lotta di potere in corso da più di sei mesi, da quando cioè Orsi ha ereditato le deleghe principali e la gestione, erodendo l'impero di Guarguaglini.

Se questo sia un bene o un male per Finmeccanica lo si potrà dire giudicando i risultati che Orsi porterà. Il passato all'AgustaWestland, sulla scia del suo mentore Amedeo Caporaletti è stato brillante. Il percorso, molto più difficile, al vertice del gruppo Finmeccanica è più complesso, non solo per ragioni industriali, ma anche politiche. Per il momento, l'opera di Orsi nella ricognizione dei conti del gruppo ha fatto emergere, a sorpresa, una perdita prima di voci straordinarie di oltre 750 milioni in nove mesi, a causa di "oneri non ricorrenti" nell'Alenia aeronautica.

Una classica, ma anche controversa, opera di pulizia contabile che ha fatto crollare le azioni Finmeccanica del 20% in una sola seduta, il 15 novembre. Dall'inizio dell'anno i titoli del gruppo aerospaziale hanno perso in Borsa più del 60%, l'andamento peggiore del mondo. Solo nelle ultime due sedute c'è stato un recupero, circa il 10%, spiegabile con il giudizio positivo degli investitori per la conclusione del conflitto al vertice che stava paralizzando il gruppo.

Insieme alla conferma e al rafforzamento di Orsi, il governo ha deciso una promozione anche per Alessandro Pansa, 49 anni, che mantiene le deleghe di direttore generale ottenute in maggio. Pansa ha l'appoggio di Vittorio Grilli, il nuovo viceministro dell'Economia che in maggio, come direttore generale del Tesoro, aveva sponsorizzato la sua promozione da direttore finanziario a direttore generale.

Per il tandem Orsi-Pansa il lavoro non mancherà: il gruppo Finmeccanica quest'anno dovrebbe perdere oltre un miliardo di euro e i debiti, come ha detto Orsi, «sono troppo alti rispetto al cash flow>. Insomma, i soldi sono finiti e non si potrà bussare a quattrini al ministero dell'Economia. Intanto, le pressioni di Bruxelles perché l'Italia ridimensioni o sopprima la golden share, cioè i "poteri speciali" che consentono al governo di bloccare tentativi di scalata nelle società pubbliche strategiche, potrebbero esporre Finmeccanica e le sue delicate attività al rischio di essere comprata da concorrenti o da gruppi finanziari interessati ai gioielli e a fare uno spezzatino. Ai prezzi di Borsa l'intera Finmeccanica vale appena 1.800 milioni di euro.

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