Impiegato 53enne
Partiamo con la situazione previdenziale di chi ha maturato già una certa anzianità contributiva: un 53enne, al 21esimo anno di contribuzione; con i criteri attuali va incontro a una pensione poco sotto i 27mila euro, il 66% dell'ultimo stipendio (tasso di sostituzione). Proviamo ad applicare al suo profilo un allungamento dell'età lavorativa da 61 a 63 anni e il calcolo della pensione con il sistema pro-rata. L'ipotesi di riforma prevede la somma di questi fattori che andrà a produrre una rendita di circa 29mila euro l'anno: più rispetto al sistema di calcolo attuale, ma meno rispetto a quanto avrebbe prodotto unicamente l'allungamento dell'età della pensione (29.500 euro circa). Aderire a un fondo pensione, per un 53enne, comporta il vantaggio di veder aumentare il proprio tasso di sostituzione di un ulteriore 7,8% per cento.
BASSO- MEDIO - ALTO

Impiegato 50enne
Chi è più giovane va verso un tasso di sostituzione più basso. Prendiamo il caso di un impiegato di tre anni più giovane : a eguali condizioni, la sua prima pensione sarà di 20.890 euro l'anno: che diventeranno per effetto del contributivo pro-rata e dell'allungamento della carriera lavorativa poco meno di 22mila; aderire a un fondo pensione consentirebbe di innalzare la sua prestazione complessiva del 8,9% rispetto all'ultimo stipendio. Da segnalare che in emtrambi i casi persi in esame, i lavoratori incasseranno mediamente una pensione superiore al valore dei contributi versati, grazie al conteggio in forma retributiva di una parte della loro carriera previdenziale
BASSO- MEDIO - ALTO

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