La crisi economica dei debiti sovrani europei sta rimescolando le carte del domino bancario nel Vecchio Continente e sta mettendo sul piatto numerose offerte a prezzi scontati. La britannica HSBC ad esempio è interessato ad acquistare dalla National Bank of Greece, la maggior banca del paese, la sua filiale turca Finansbank AS, che potrebbe essere messa in vendita il prossimo anno per rimettere in ordine i conti dell'istituto greco colpito dalla crisi del debito sovrano ellenico e dalla fuga di capitali.

Fuga di capitali ad Atene
Colpite dalla fuga di depositi (i depositi a luglio 2011 erano scesi a 187 miliardi, 50,3 miliardi di euro in meno rispetto all'inizio del 2010, pari al 21,2% di perdite) e dall'aumento dei prestiti in sofferenza a causa di una prolungata recessione, le banche greche stanno riducendo i costi per proteggere i propri bilanci e soddisfare il 10% minimo del rapporto patrimonio core richiesto dalla banca centrale. Se le banche greche dovranno, come pare certo, affrontare un haircut del 50% su 45 miliardi di euro di titoli di Stato, ciò significherebbe una svalutazione al netto delle imposte di circa 16 miliardi di euro. Sottraendo questa svalutazione da un aggregato di capitale core Tier 1 di circa 24 miliardi per le cinque top bank questo le lascerebbe con soli 8 miliardi di euro di patrimonio netto. Troppo poco, e così saranno costrette a vendere le filiali all'estero, nei Balcani, in Egitto e Polonia. La Piraeus Bank intende, ad esempio, vendere la sua filiale egiziana Piraeus Bank Egypt dopo i cattivi conti del terzo trimestre.

L'offerta per Denizbank
Il gigante britannico HSBC sta inoltre considerando un'offerta per Finansbank dopo che ha fatto un'offerta andata a vuoto per la banca turca Denizbank AS, un istituto di proprietà questa volta di Dexia SA, la banca franco-belga che è caduta in una profonda crisi e sta cercando di alleggerire la sua posizione debitoria vendendo i suoi gioielli esteri.
L'offerta per Denizbank è però ostacolata da una offerta concorrente molto interessante fatta dall'emirato del Qatar, che gode di una certa simpatia negli ambienti governativi turchi.
Il nuovo amministratore delegato di HSBC, Stuart Gulliver, che ha preso il posto di comando all'inizio dell'anno, ha identificato la Turchia come un mercato molto importante e redditizio per l'espansione della banca inglese. HSBC però non è riuscita a portare a termine nessuna acquisizione nonostante la crisi metta sul piatto numerose offrte a prezzi scontati, a causa della forte concorrenza dei paesi del Golfo che hanno forti disponibilità finanziarie e una fitta rete di buone relazioni sia in Turchia sia in Grecia.

L'attivismo del Qatar
Alpha e Eurobank, rispettivamente seconda e terza banca greca, hanno presentato un accordo di fusione in agosto che prevede un aumento di capitale da parte dell'azionista Qatar Alpha Paramount, che immetterebbe mezzo miliardo di euro attraverso un prestito obbligazionario convertibile. Ma altri investitori esteri preferirebbero aspettare tempi migliori e prezzi stracciati.

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