FRANCOFORTE - Segnali incoraggianti. Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Timothy Geithner vede segnali incoraggianti verso la soluzione della crisi dell'area dell'euro, tra cui il piano annunciato dal Governo Monti in Italia, e apre una porta alla possibilità di interventi del Fondo monetario, sui quali gli Usa erano stati finora piuttosto tiepidi.

In mattinata a Francoforte, Geithner ha visto il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, per un incontro di circa un'ora e mezza, all'inizio di un tour europeo, il secondo in poco più di un mese, in cui ha cercato di fare pressione sulle autorità del Vecchio continente per un'azione decisa sulla crisi, che gli Usa temono possa contagiare il loro sistema finanziario e la loro economia. «Gli occhi del mondo sono puntati sul'Europa», ha detto Geithner, il quale ha incontrato anche il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, e nel pomeriggio a Berlino il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble. Al termine della riunione con quest'ultimo ha sottolineato con la stampa i segnali incoraggianti provenienti dall'Europa nelle ultime due settimane, compreso il piano Monti (il segretario al Tesoro Usa vedrà il presidente del Consiglio giovedì mattina a Milano), il programma economico della Grecia e i progressi verso una nuova governance europea che dovrebbe essere varata al vertice di Bruxelles venerdì prossimo.

Il Fondo monetario può giocare un ruolo importante per l'uscita dalla crisi e gli Usa sosterranno i suoi sforzi, ha detto Geithner. Washington è contraria a un aumento generalizzato delle risorse dell'Fmi, che la vedrebbe in difficoltà nel fornire nuovi capitali, ma potrebbe essere favorevole a canalizzare attraverso il Fondo finanziamenti provenienti dalle banche centrali, anche degli stessi Paesi europei.

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