(Ap)

Un pesante tonfo del 14%, il peggiore dal 1996, anno del collocamento in Borsa: così il titolo Metro Ag ha reagito oggi a Francoforte all'allarme sui conti del 2011 lanciato dal numero uno tedesco del commercio al dettaglio e quarto del mondo, alle spalle di Tesco, Carrefour e Wal-Mart. Alla luce del debole avvio della stagione natalizia e della crescente sfiducia del consumatori, Metro prevede di chiudere l'anno con vendite e utili in lieve calo rispetto ai livelli del 2010.

Uno scenario che ribalta le previsioni diffuse appena il mese scorso e che ipotizzavano invece un incremento dell'utile operativo compreso tra 5% e il 10% per il 2011 con vendite in espansione rispetto ai 67,3 miliardi di euro del 2010. A cambiare le carte in tavola hanno contribuito le brusche oscillazioni valutarie e «gli effetti sempre più evidenti della crisi del debito sovrano» sulla fiducia dei consumatori.

Dinamiche preoccupanti che hanno spinto Metro a questa insolita comunicazione, a stagione natalizia appena iniziata. E a rivelare, quindi, che il dicembre è iniziato con un calo delle vendite che ha colpito soprattutto i prodotti di elettronica di consumo e abbigliamento venduti nei grandi magazzini MediaMarkt, Saturn, Kaufhof. Metro, inoltre,si dichiara anche «molto più cauta» sulle prospettive di paesi a rischio recessione, come Spagna e Gran Bretagna.

Il tonfo in Borsa di Metro ha trascinato anche anche gli altri big del settore da Carrefour a Parigi (-6,3%) a Marks and Spencer (-4,2%) e Tesco (-1,97%) a Londra.

©RIPRODUZIONE RISERVATA