Aperto questa mattina con una serie di istanze degli avvocati della difesa il processo d'appello di fronte alla terza sezione del Tribunale di Bologna sulla bancarotta da 14,5 miliardi di euro della Parmalat.
Davanti ai giudici di secondo grado i 15 imputati che un anno fa vennero condannati a vario titolo per associazione per delinquere, concorso in bancarotta, falso in bilancio dal Tribunale di Parma.

Sono ex amministratori, manager, revisori tra cui spiccano Calisto Tanzi e Fausto Tonna condannati rispettivamente a 18 anni e a 14 anni. L'ex cavaliere e' da mesi detenuto nel carcere di Parma dopo la sentenza passata in giudicato nel procedimento milanese per il reato di aggiotaggio. "Le condizioni di salute di Tanzi sono precarie - ha detto uno dei suoi avvocati Filippo Sgubbi - nei prossimi giorni presenteremo una consulenza collegiale al Tribunale di sorveglianza. E' una persona di oltre 70 anni e per la legge dovrebbe essere agli arresti domiciliari. Auspichiamo che la situazione si risolva al piu' presto".

Sulla riapertira dell'indagine sulla ricerca del tesoro di Tanzi di cui ha parlato in un servizio il TG1 e del suo viaggio in Ecuador alla vigilia del crack del 2003, il suo legale Gianpiero Biancolella ha dichiarato che "sul viaggio e' gia' stato detto tutto piu' di 8mila volte e ribadisco che non aveva nulla di carattere finanziario".

Tra gli imputati presenti questa mattina in aula Luciano Silingardi, Domenico Barili e Davide Fratta. Presenti anche gli avvocati delle 38mila parti civili a cui in primo grado e' stata riconosciuta una provvisionale del 5 per cento di quanto investito, altri 2 miliardi di euro sono stati riconosciuti al commissario della Parmalat Enrico Bondi. Cifre che il Tribunale di Appello in una udienza di qualche giorno fa ne ha riconosciuto l'immediata esecutivita'.

Intanto entro Natale arrivera' a sentenza il processo Parmatour la societa' del turismo del gruppo di Collecchio, dove sono imputati tra gli altri Calisto Tanzi e Gianpiero Fiorani.

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