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Questo articolo è stato pubblicato il 15 dicembre 2011 alle ore 06:41.

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È forse un po' tardi per accorgersi che la governance del gruppo FonSai è influenzata dai rapporti con l'azionista di maggioranza. Nel prospetto informativo dell'aumento di capitale di questa estate la Consob aveva già chiesto alla compagnia di dettagliare le operazioni con parti correlate, risalendo fino al 2008. Ebbene, dal documento risulta che, solo per quanto riguarda le iniziative immobiliari, i pagamenti a società correlate dal 2008 fino al 31 marzo 2011 sono stati pari a 598,22 milioni: 238,47 milioni nel 2008, 241,23 nel 2009, 87,92 nel 2010 e 30,6 nei primi tre mesi dell'esercizio in corso.
Il complesso delle operazioni con parti correlate – che comprende, oltre alle iniziative immobiliari, anche attività assicurative e finanziarie, servizi prestati e ricevuti, emolumenti a cariche sociali, retribuzioni a dirigenti con responsabilità strategiche – ha movimentato flussi finanziari netti (saldo, negativo, tra entrate e uscite) che hanno influenzato la liquidità netta derivante dalla gestione operativa consolidata di FonSai per il 50,35% nel 2008, per il 23,51% nel 2009, per il 5,42% nel 2010 e per il 21,2% nel primo trimestre 2011.
Il piatto forte degli affari "incestuosi" – tutti sottoposti alla prevista procedura di controllo – è però il mattone, storicamente alla base dell'impero Ligresti. Tra le società indicate come correlate ci sono infatti IM.CO., I.C.E.IN., Marcora costruzioni, Avvenimenti e Sviluppo Alberghiero, tutte controllate da Sinergia holding di partecipazioni, a sua volta controllata dalla lussemburghese Starlife che fa capo, in parti uguali a Salvatore Ligresti e ai figli Giulia, Jonella e Paolo.
Al 31 marzo scorso, circa 300 milioni di capitali della compagnia erano impegnati in cantieri aperti o operazioni di sviluppo immobiliare che ancora non hanno prodotto reddito. L'opera più avanzata è il porto turistico di Loano, "valorizzato a magazzino" per 104,2 milioni: il grosso delle erogazioni negli anni è andato alla Marcora. La data fine lavori era prevista per il 30 giugno scorso, ma secondo le ultime notizie l'inaugurazione definitiva della Marina è slittata alla primavera dell'anno prossimo.
Il cantiere nell'area di via Fiorentini a Roma – 102,5 milioni di acconti corrisposti da Milano assicurazioni a Avvenimenti e Sviluppo Alberghiero Srl – risultava invece in «fase di arresto», in attesa di autorizzazioni urbanistiche. L'operazione, avviata nel 2003, prevedeva la cessione alla Srl dell'area edificabile e l'acquisto dalla stessa del complesso in realizzazione al prezzo di 110 milioni.
Per il progetto Lunetta dell'Isola a Milano sono stati pagati 56 milioni alla IM.CO.: anche qui, nel 2005 è stato ceduto il terreno alla società correlata, e la Milano Assicurazioni si è impegnata all'acquisto dell'immobile in costruzione al prezzo di 93,7 milioni, poi elevato a 99,1 milioni per modifiche resesi necessarie a seguito di vicende giudiziarie che avevano comportato anche la sospensione dei lavori. Data di consegna: fine 2012.
In alto mare altri progetti che hanno comportato esborsi più limitati. Bloccati più volte dalla Sovrintendenza i lavori per il centro benessere di San Pancrazio Parmense, ma intanto la IM.CO. ha incassato 23,2 milioni dall'Immobiliare Fondiaria-Sai per acconti a fronte dell'acquisto di «cosa futura». L'area Castello di Firenze è stata sequestrata su ordine della Procura, ma alla Europrogetti Srl (gruppo Ligresti) sono andati 7,8 milioni per lavori di progettazione. Valorizzati a magazzino, infine, per l'importo di 5,8 milioni le opere di smantellamento e ricostruzione dell'area di proprietà in via Melchiorre Gioia a Milano – controparti I.C.E.IN e MI.PR.AV. – dove doveva essere realizzato un complesso alberghiero: lavori fermi per «ritardi» autorizzativi e «inagibilità delle aree limitrofe».
Se dalle operazioni di sviluppo immobiliare "correlate" FonSai finora non ha avuto grandi soddisfazioni, con gli alberghi non è andata meglio. La gestione degli Atahotels, rilevata da Sinergia e Raggruppamento finanziario per 25 milioni nel maggio 2009 (51% FonSai e 49% Milano), ha prodotto perdite per 27,27 milioni nell'anno dell'acquisizione e per 51,8 milioni nel 2010, anno in cui, si è manifestata anche «la necessità di svalutare l'avviamento residuo per 7 milioni». Nella relazione di bilancio il rosso è attribuito a «un volume di ricavi ancora insufficiente a coprire i rilevanti costi di locazione delle strutture alberghiere e, più in generale, del complesso dei costi di struttura, il tutto in un perdurante contesto di crisi economica che ha colpito in maniera significativa il settore alberghiero».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PROTAGONISTI
Jonella Ligresti
Figlia primogenita di Salvatore Ligresti, è presidente di FonSai
e vicepresidente di Premafin
Giulia Ligresti
È presidente della holding di famiglia Premafin, che controlla FonSai e Milano Assicurazioni
Paolo Ligresti
È presidente di Immobiliare Lombarda

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