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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2011 alle ore 13:03.

Procede lo spezzatino di Dexia, il gruppo bancario franco-belga, ex leader mondiale del finanziamento agli enti locali, piegato dalla crisi del debito sovrano che questa estate ha sferzato i mercati finanziari mirando al cuore dell'Europa. Una nota congiunta delle tre parti in causa informa che Dexia ha siglato una lettere di intenti vincolante per cedere il 100% della controllata Banque Internationale à Luxembourg (Bil) per un controvalore di 730 milioni di euro.

I compratori, come anticipato un mese fa, sono Precision Capital, un gruppo di investitori del Qatar che ha rilevato il 90% delle azioni mentre il Gran Ducato di Lussemburgo ha acquisito il residuo 10%. L'accordo definitivo verrà firmato nelle prossime settimane dopo il via libera delle autorità di controllo di Belgio, Lussemburgo e Bce. Dalla cessione restano escluse le partecipazioni che Bil detiene in Dexia asset management e in Rbc Dexia Investor Services.

Questa cessione era prevista nel piano annunciato da Dexia lo scorso ottobre in seguito alla grave crisi di liquidità che aveva colpito il gruppo e reso necessario un secondo intervento pubblico, a soli tre anni di distanza dal precedente salvataggio. Lo scorso 5 dicembre, infatti, i tre governi di Belgio, Lussemburgo e Francia hanno accordato 45 miliardi di euro di garanzie per coprire il fabbisogno di liquidità del gruppo fino alla fine del prossimo maggio. Primo passo di un impegno complessivo di garanzie di Stato per 90 miliardi di euro, finalizzate alla ristrutturazione e che vede in primo piano il contributo del Belgio con il 60,5%; seguito dalla Francia con il 36,5% e il Lussemburgo con il 3%. Le garanzie devono essere approvate dalla Commissione europea e a questo proposito il responsabile alla Concorrenza Joaquin Almunia ha anticipato: «Spero domani di poter prendere una decisione positiva».

Il titolo Dexia, che era stato sospeso dalle negoziazioni sulle piazze di Parigi e Bruxelles su richiesta dell'autorità di Borsa belga, ha reagito con una flessione del 4,7% a 0,32 euro portando all'87,7% la perdita di valore nell'arco di 12 mesi.

Molto soddisfatto il ministro delle Finanze del Lussemburgo, Luc Frieden, che sborserà 73 milioni di euro per la quota di competenza e ha definito l'affare «buono per Dexia, per Bil e per il Lussemburgo».

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