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Questo articolo è stato pubblicato il 13 gennaio 2012 alle ore 16:45.
L'ultima modifica è del 13 gennaio 2012 alle ore 08:03.
Ultimo aggiornamento 22
I rumor su una possibile ondata di declassamenti per i debiti sovrani dell'Eurozona da parte dell'agenzia Standard & Poor's pesano sulla giornata delle Borse europee. Dopo una mattinata positiva gli indici invertono così la rotta a metà seduta con Piazza Affari che arriva a perdere oltre due punti percentuali nel pomeriggio. In chiusura tuttavia si registra un certo recupero. Al termine degli scambi gli indici Ftse Mib e Ftse It All Share cedono rispettivamente l'1,20 e l'1 per cento rispettivamente. Cede lo 0,58% Francoforte mentre limita le perdite a -0,11% la borsa di Parigi nonostante le voci proprio sul debito francese. Un segnale forse di come la decisione di S&P fosse data per scontata dal mercato confermato anche dall'andamento del comparto bancario: l'indice eurostoxx settoriale segna un rialzo dell'1,18 per cento.
L'impatto della notizia sui debiti sovrani
Il rumor su S&P pesa maggiormente sulle quotazioni della moneta unica che quota ai minimi di giornata sotto 1,27 dollari. In altalena lo spread Bund-BTp. Il differenziale di rendimento tra i decennali italiani e tedeschi, che in mattinata aveva toccato minimi di 461 punti, si riporta sopra la soglia di 500 nel primo pomeriggio per poi scendere a quota 487. Lch Clearnet, la principale cassa di compensazione a livello europeo, intanto ha deciso di alzare i margini di negoziazione richiesti sui titoli di Stato italiani con scadenza 3-5 anni.
In calo anche Wall Street
Chiude in leggero calo anche Wall Street. Al termine degli scambi il Dow Jones cede lo 0,39%, il Nasdaq lo 0,51% mentre l'S&P500 segna -0,49 per cento. Le vendite colpiscono i titoli bancari che soffrono la trimestrale negativa di Jp Morgan (con utili in calo del 23%). Gli indici sembrano ignorare il dato positivo sulla fiducia dei consumatori. L'indicatore, misurato dall'università del Michigan, è salito a metà gennaio a quota 74 punti da 69,9 in dicembre facendo nettamente meglio delle attese degli analisti che si attendevano un rialzo limitato a quota 72 punti.
Focus Piazza Affari
Sul listino milanese il titolo peggiore è Banca Mps (-5,47%). In giornata i vertici della società hanno fatto sapere che non intendono varare un aumento di capitale per far fronte alle rischieste di rafforzamento patrimoniale dell'Eba. Il presidente di Mps Giuseppe Mussari poi ha fatto sapere che cesserà il suo impegno con la banca il 30 aprile 2012 a scadenza di mandato. Chiude in leggero rialzo invece Unicredit (+0,48%) che prosegue sulla strada del recupero dopo il tracollo della scorsa settimana. In netto rialzo i titoli della galassia Ligresti dopo l'accordo Unipol-Fonsai per la nascita di un maxi-polo nel settore delle assicurazioni. Bene in particolare Fondiaria - Sai (+5,02%) e Milano Assicurazioni (+8,37%).
Focus Tokyo
La Borsa di Tokyo ha chiuso l'ultima seduta della settimana in deciso rialzo, seguendo l'andamento positivo dei mercati occidentali, con l'indice principale Nikkei 225 che ha guadagnato l'1,36% a 8.500,02 punti. Il saldo della settimana vede un rialzo complessivo dell'1,31% per il listino nipponico.
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